Opera poco nota, L’uomo che camminava per le strade fu scritta da Silvio D’Arzo sul finire degli anni Trenta, prima che l’autore adottasse lo stile sobrio e impersonale che oggi maggiormente gli si associa. Qui i primi passi nell’età adulta del protagonista Carlo Stresa sono narrati con uno stile ironico e a tratti malinconico, insieme a una ragazza «tutta coperta di colori chiassosi e stravaganti come le cravatte dei commessi viaggiatori», un collega di scuola «ghiotto, terribilmente ghiotto, come un altro può essere timido. Goloso da non credersi» e altri personaggi indimenticabili.Opera incompiuta ma di notevolissima esecuzione, è completata dallo schema dei capitoli che sarebbero dovuti seguire e da una postfazione che inquadra il testo nella produzione di questo grande autore da rileggere nella sua interezza.
SILVIO D’ARZO. (Reggio Emilia 1920-1952) Pseudonimo di Ezio Comparoni, pubblicò in vita solo il romanzo All’insegna del buon corsiero. Il suo racconto più noto è Casa d’altri, definito da Montale “racconto perfetto”. Morì di leucemia a trentadue anni. L’uomo che camminava per le strade è apparso per la prima volta su rivista («Contributi», 1981) senza datazione; l’ultimo capitolo fu pubblicato anche come racconto a sé stante col titolo Sera sul fiume sul «Meridiano di Roma» nel 1940. Secondo la studiosa Anna Luce Lenzi, l’opera è da datarsi intorno al 1939.
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Silvio D’Arzo – L’uomo che camminava per le strade
9,50€
Postfazione di Arnaldo Colasanti
Prefazione di Marcel SchwobTraduzione di Decio Cinti
Opera poco nota, L’uomo che camminava per le strade fu scritta da Silvio D’Arzo sul finire degli anni Trenta, prima che l’autore adottasse lo stile sobrio e impersonale che oggi maggiormente gli si associa. Qui i primi passi nell’età adulta del protagonista Carlo Stresa sono narrati con uno stile ironico e a tratti malinconico, insieme a una ragazza «tutta coperta di colori chiassosi e stravaganti come le cravatte dei commessi viaggiatori», un collega di scuola «ghiotto, terribilmente ghiotto, come un altro può essere timido. Goloso da non credersi» e altri personaggi indimenticabili. Opera incompiuta ma di notevolissima esecuzione, è completata dallo schema dei capitoli che sarebbero dovuti seguire e da una postfazione che inquadra il testo nella produzione di questo grande autore da rileggere nella sua interezza.
SILVIO D’ARZO. (Reggio Emilia 1920-1952) Pseudonimo di Ezio Comparoni, pubblicò in vita solo il romanzo All’insegna del buon corsiero. Il suo racconto più noto è Casa d’altri, definito da Montale “racconto perfetto”. Morì di leucemia a trentadue anni. L’uomo che camminava per le strade è apparso per la prima volta su rivista («Contributi», 1981) senza datazione; l’ultimo capitolo fu pubblicato anche come racconto a sé stante col titolo Sera sul fiume sul «Meridiano di Roma» nel 1940. Secondo la studiosa Anna Luce Lenzi, l’opera è da datarsi intorno al 1939.
Silvio D'Arzo
Lampi
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