Lo ?sconosciuto? protagonista del racconto è un anarchico che, sotto mentite spoglie, si fa assumere al servizio di Orlov, un funzionario figlio di un importante uomo di Stato, considerato nemico della rivoluzione. Lo scopo è spiare il padre attraverso il figlio, ma ben presto il finto cameriere si rende conto che non riuscirà a carpire nessuna informazione utile alla causa. La sua attenzione finisce per essere attratta dalla vita oziosa del nobile e della sua amante, Zinajda Fëdorovna, di cui lui stesso si innamora. Nel Racconto di uno sconosciuto, pubblicato nel 1893, già si colgono i tratti della scrittura del C?echov più maturo: l?ironia e il senso dell?umorismo delle prime novelle sono infatti scomparsi, per lasciare spazio alla tragicità dell?esistenza. Uno dei racconti lunghi più celebri dell?autore russo, che riesce a narrare lo scontro-incontro tra ideali e sentimenti, rivoluzione e Stato, tenue speranza e nero pessimismo
Anton C?echov
Nacque a Taganrog nel 1860. Studiò medicina a Mosca, poi collaborò, sotto diversi pseudonimi, a riviste e giornali con brevi racconti umoristici. Verso il 1896 abbandonò il bozzetto umoristico per il racconto più lungo. Tra i suoi lavori più famosi ricordiamo: La steppa (1888), Il reparto n. 6 (1892) e Il duello (1897). Celebri sono inoltre i suoi drammi teatrali quali Ivanov (1888), Il gabbiano (1896), Zio Vanja (1899) e Il giardino dei ciliegi (1904). Morì a Badenweiler nel 1904.
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Lo ?sconosciuto? protagonista del racconto è un anarchico che, sotto mentite spoglie, si fa assumere al servizio di Orlov, un funzionario figlio di un importante uomo di Stato, considerato nemico della rivoluzione. Lo scopo è spiare il padre attraverso il figlio, ma ben presto il finto cameriere si rende conto che non riuscirà a carpire nessuna informazione utile alla causa. La sua attenzione finisce per essere attratta dalla vita oziosa del nobile e della sua amante, Zinajda Fëdorovna, di cui lui stesso si innamora. Nel Racconto di uno sconosciuto, pubblicato nel 1893, già si colgono i tratti della scrittura del C?echov più maturo: l?ironia e il senso dell?umorismo delle prime novelle sono infatti scomparsi, per lasciare spazio alla tragicità dell?esistenza. Uno dei racconti lunghi più celebri dell?autore russo, che riesce a narrare lo scontro-incontro tra ideali e sentimenti, rivoluzione e Stato, tenue speranza e nero pessimismo
Anton C?echov
Nacque a Taganrog nel 1860. Studiò medicina a Mosca, poi collaborò, sotto diversi pseudonimi, a riviste e giornali con brevi racconti umoristici. Verso il 1896 abbandonò il bozzetto umoristico per il racconto più lungo. Tra i suoi lavori più famosi ricordiamo: La steppa (1888), Il reparto n. 6 (1892) e Il duello (1897). Celebri sono inoltre i suoi drammi teatrali quali Ivanov (1888), Il gabbiano (1896), Zio Vanja (1899) e Il giardino dei ciliegi (1904). Morì a Badenweiler nel 1904.
Anton C?echov
2016
Raggi
128