Un romanzo sull’amicizia e sull’amore, che a volte ci abbagliano al punto di farci smettere di vedere e di ascoltare, per cominciare finalmente a sentire
Una telefonata che arriva dal passato, un vecchio libro misterioso che parla di angeli e dell’idea, difficile da accettare, che ci siano persone che vegliano su altre: ecco cosa mette in moto una storia fatta di ricordi e di sogni infranti, di rimorsi e di amori smarriti, cercati, dimenticati e mai vissuti fino in fondo.
È l’estate del 1993, Parma sembra una cartolina ingiallita. Ennio Fortis ha da poco compiuto trent’anni, lavora in una libreria e non ha una ragazza. Quella telefonata lo riporta indietro nel tempo, agli amici di gioventù, al Collettivo di cui ha fatto parte, alle riprese di un documentario dedicato alla via Emilia e mai finito e, soprattutto, a Raimondo. Raimondo il visionario, Raimondo che gli ha mostrato una strada e che gli ha tolto il sonno travolgendolo con le sue idee impalpabili e bellissime. È la sua voce che arriva dal passato, arrochita e stralunata, e che lo richiama in servizio, perché c’è un compito da svolgere: ritrovare Adele, la sua ex moglie fragile e silenziosa, tornata da chissà dove e che adesso vive da qualche parte in città. Ennio accetta e si mette in movimento, in un viaggio a ritroso che risveglia il suo amore segreto e mai sopito per quella donna, in cerca di una verità che prende forma pagina dopo pagina, come nei fotogrammi sbiaditi di un film dimenticato.
Paolo Cioni. Architetto di formazione, di mestiere fa l’editore e il romanziere. Ha tradotto romanzi di Aldous Huxley e Charles Webb. Per anni ha diretto insieme a Benedetto Montefiori la rivista «Experience». Per Feltrinelli ha pubblicato il romanzo Ovunque e al mio fianco (2006). Nel 2016, Elliot ha pubblicato Il mio cane preferisce Tolstoj.
«Angeli traballanti: sono il massimo che possiamo permetterci in questa vita terrena, e sarebbe bene non lasciarceli sfuggire. Ciò che oggi posso fare è raccontare la storia di un uomo pieno di contraddizioni, confuso e geniale, incapace di dare un ordine alla sua esistenza ma capace di spingere gli altri verso un destino migliore»
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Paolo Cioni – La verità a pagina 31
17,50€
Un romanzo sull’amicizia e sull’amore, che a volte ci abbagliano al punto di farci smettere di vedere e di ascoltare, per cominciare finalmente a sentire
Una telefonata che arriva dal passato, un vecchio libro misterioso che parla di angeli e dell’idea, difficile da accettare, che ci siano persone che vegliano su altre: ecco cosa mette in moto una storia fatta di ricordi e di sogni infranti, di rimorsi e di amori smarriti, cercati, dimenticati e mai vissuti fino in fondo.
È l’estate del 1993, Parma sembra una cartolina ingiallita. Ennio Fortis ha da poco compiuto trent’anni, lavora in una libreria e non ha una ragazza. Quella telefonata lo riporta indietro nel tempo, agli amici di gioventù, al Collettivo di cui ha fatto parte, alle riprese di un documentario dedicato alla via Emilia e mai finito e, soprattutto, a Raimondo. Raimondo il visionario, Raimondo che gli ha mostrato una strada e che gli ha tolto il sonno travolgendolo con le sue idee impalpabili e bellissime. È la sua voce che arriva dal passato, arrochita e stralunata, e che lo richiama in servizio, perché c’è un compito da svolgere: ritrovare Adele, la sua ex moglie fragile e silenziosa, tornata da chissà dove e che adesso vive da qualche parte in città. Ennio accetta e si mette in movimento, in un viaggio a ritroso che risveglia il suo amore segreto e mai sopito per quella donna, in cerca di una verità che prende forma pagina dopo pagina, come nei fotogrammi sbiaditi di un film dimenticato.
Paolo Cioni. Architetto di formazione, di mestiere fa l’editore e il romanziere. Ha tradotto romanzi di Aldous Huxley e Charles Webb. Per anni ha diretto insieme a Benedetto Montefiori la rivista «Experience». Per Feltrinelli ha pubblicato il romanzo Ovunque e al mio fianco (2006). Nel 2016, Elliot ha pubblicato Il mio cane preferisce Tolstoj.
«Angeli traballanti: sono il massimo che possiamo permetterci in questa vita terrena, e sarebbe bene non lasciarceli sfuggire. Ciò che oggi posso fare è raccontare la storia di un uomo pieno di contraddizioni, confuso e geniale, incapace di dare un ordine alla sua esistenza ma capace di spingere gli altri verso un destino migliore»
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192
Paolo Cioni
Scatti