Laura trascorre la sua infanzia a villa Bra con la nonna Leo, donna spigolosa amante delle piante molto più che delle persone, e qui cresce in simbiosi con il mare ligure e la vegetazione lussureggiante, lontana da qualsiasi forma di vita sociale. Spontanea e selvatica, Laura ha uno sguardo esigente e lucido sul mondo degli adulti e il lettore la accompagna nella sua iniziazione alla vita – all’amore, al sesso, al desiderio di autonomia – a partire da questo Eden moderno, luogo di delizie e di illusioni. Un romanzo potente – in parte autobiografico – in cui scorre l’energia vitale di un’autrice tutta da riscoprire, estranea a ogni retorica, capace di produrre un racconto della realtà creativo e sottilmente polemico, di cui svela gli ingranaggi di bellezza, dolore e nonsenso.
Marise Ferro
(Ventimiglia, 1905 – Sestri Levante, 1991) È stata scrittrice, traduttrice di autori come Simenon e Mauriac, Balzac e Proust, giornalista per quotidiani e riviste. Il suo primo romanzo, Disordine, del 1932 vinse il concorso per esordienti indetto da Arnoldo Mondadori, con cui intrattenne una fruttuosa collaborazione. Nel 1934 sposò Guido Piovene, ma il matrimonio finì, e nel 1941 conobbe Carlo Bo, che sposerà nel 1963. Pubblicò anche con Garzanti, Fabbri e Rizzoli, presso il quale uscì La ragazza in giardino nel 1976, seguito dal suo ultimo romanzo, La sconosciuta (1978), vincitore del Premio Stresa per la Narrativa. Al centro dei suoi interessi la condizione femminile, la riflessione sull’amore e la sessualità, la mistica del femminile e del materno, il tema della violenza all’interno dei rapporti familiari e affettivi.
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Marise Ferro – La ragazza in giardino
17,00€
Introduzione di Francesca Sensini
Laura trascorre la sua infanzia a villa Bra con la nonna Leo, donna spigolosa amante delle piante molto più che delle persone, e qui cresce in simbiosi con il mare ligure e la vegetazione lussureggiante, lontana da qualsiasi forma di vita sociale. Spontanea e selvatica, Laura ha uno sguardo esigente e lucido sul mondo degli adulti e il lettore la accompagna nella sua iniziazione alla vita – all’amore, al sesso, al desiderio di autonomia – a partire da questo Eden moderno, luogo di delizie e di illusioni. Un romanzo potente – in parte autobiografico – in cui scorre l’energia vitale di un’autrice tutta da riscoprire, estranea a ogni retorica, capace di produrre un racconto della realtà creativo e sottilmente polemico, di cui svela gli ingranaggi di bellezza, dolore e nonsenso.
Marise Ferro
(Ventimiglia, 1905 – Sestri Levante, 1991) È stata scrittrice, traduttrice di autori come Simenon e Mauriac, Balzac e Proust, giornalista per quotidiani e riviste. Il suo primo romanzo, Disordine, del 1932 vinse il concorso per esordienti indetto da Arnoldo Mondadori, con cui intrattenne una fruttuosa collaborazione. Nel 1934 sposò Guido Piovene, ma il matrimonio finì, e nel 1941 conobbe Carlo Bo, che sposerà nel 1963. Pubblicò anche con Garzanti, Fabbri e Rizzoli, presso il quale uscì La ragazza in giardino nel 1976, seguito dal suo ultimo romanzo, La sconosciuta (1978), vincitore del Premio Stresa per la Narrativa. Al centro dei suoi interessi la condizione femminile, la riflessione sull’amore e la sessualità, la mistica del femminile e del materno, il tema della violenza all’interno dei rapporti familiari e affettivi.
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