Il colore di questa raccolta è il verdeblu dell’abisso. Il titolo rimanda alla sirena del famoso racconto di Tomasi di Lampedusa, dichiarando tacitamente l’elogio al sentimento che nel racconto viene decantato, l’amore sublime, insperato, incomprensibile, indicibile, perduto e in tal modo salvato. Lighea racchiude in sé, in quanto essere intermedio tra umano e mito, l’indicibilità del pensiero e la difficoltà di comunicazione tra esseri di genere diverso. La raccolta è composta dal poemetto che dà il titolo al libro e da altre serie di poesie. Il nucleo è per tutti i testi lo scarto tra il detto e il pensato o presagito, tra la realtà e il pensiero magico, il limite del linguaggio e la visione che lo scavalca.
Mariagiorgia Ulbar È nata in Abruzzo. Ha pubblicato la raccolta poetica I fiori dolci e le foglie velenose (Maremmi 2012), la silloge “Su pietre tagliate e smosse” all’interno dell’Undicesimo quaderno italiano di poesia contemporanea (Marcos y Marcos 2012), le plaquette illustrate in edizione limitata Osnabrück e Transcontinentale (Collana Isola 2013), la raccolta Gli eroi sono gli eroi (Marcos y Marcos 2015, vincitrice del premio Dessì), Un bestiario (Nervi Edizioni 2015) e le poesie del libro di illustrazioni Metamorphosis di Elisa Talentino (La Grande Illusion 2016).
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Mariagiorgia Ulbar – Lighea
16,00€
Stringendoci alla riva restavamo
fuori d’acqua e la sera maturava,
angusti in una bolla verde vetro
noi sdraiati, come per eterno.
Il colore di questa raccolta è il verdeblu dell’abisso. Il titolo rimanda alla sirena del famoso racconto di Tomasi di Lampedusa, dichiarando tacitamente l’elogio al sentimento che nel racconto viene decantato, l’amore sublime, insperato, incomprensibile, indicibile, perduto e in tal modo salvato. Lighea racchiude in sé, in quanto essere intermedio tra umano e mito, l’indicibilità del pensiero e la difficoltà di comunicazione tra esseri di genere diverso. La raccolta è composta dal poemetto che dà il titolo al libro e da altre serie di poesie. Il nucleo è per tutti i testi lo scarto tra il detto e il pensato o presagito, tra la realtà e il pensiero magico, il limite del linguaggio e la visione che lo scavalca.
Mariagiorgia Ulbar
È nata in Abruzzo. Ha pubblicato la raccolta poetica I fiori dolci e le foglie velenose (Maremmi 2012), la silloge “Su pietre tagliate e smosse” all’interno dell’Undicesimo quaderno italiano di poesia contemporanea (Marcos y Marcos 2012), le plaquette illustrate in edizione limitata Osnabrück e Transcontinentale (Collana Isola 2013), la raccolta Gli eroi sono gli eroi (Marcos y Marcos 2015, vincitrice del premio Dessì), Un bestiario (Nervi Edizioni 2015) e le poesie del libro di illustrazioni Metamorphosis di Elisa Talentino (La Grande Illusion 2016).
RASSEGNA STAMPA
Il Sole 24 Ore
Mariagiorgia Ulbar
2018
Poesia
112
11/01/2018