Josiane de Valneige, protagonista di questo romanzo epistolare, è una giovane cortigiana, bellissima e ricca ma anche esausta, depressa, disperata. Nonostante abbia una sfilza di amanti importanti, la sua fama sia all’apice e sia sempre al centro della stampa scandalistica, Josiane non si rassegna alla superficialità del mondo che la circonda ed è alla continua ricerca del vero amore – che però non si fa mai afferrare. Ballerina, scrittrice e cortigiana, l’autrice di questo romanzo è considerata oggi una delle pioniere del femminismo. Edito nel 1898, quando Liane de Pougy aveva ventinove anni e alle spalle uno scandaloso divorzio con un uomo violento, L’inafferrabile costituisce uno straordinario squarcio sulla Belle Époque e sulle sue contraddizioni, tra sfarzo e miseria, libertinismo e ipocrisie; recentemente tradotto in inglese, sta incontrando vasto interesse internazionale e arriva oggi per la prima volta in traduzione italiana.
Liane de Pougy
Nata Anne-Marie Chassaigne nel 1869 vicino a Tours, a sedici anni sposò un ufficiale di marina di cui era incinta. Ben presto lasciò il marito violento per andare a Parigi, dove divenne ballerina alle Folies Bergère e attrice. Divenne una cortigiana tra le più note e discusse di Parigi, anche per la sua relazione con Natalie Clifford Barney, esperienza che Liane de Pougy racconterà in Idylle saphique (1901). In seguito sposò un principe rumeno, Georges Ghika, divenendo principessa, e sul finire della sua vita entrò nel noviziato nel Terzo Ordine di San Domenico, lavorando in un orfanotrofio e finendo la sua vita in preghiera. Morì a Losanna nel 1950.
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Liane de Pougy – L’inafferrabile
15,00€
TRADUZIONE DI GRAZIANO BENELLI
Josiane de Valneige, protagonista di questo romanzo epistolare, è una giovane cortigiana, bellissima e ricca ma anche esausta, depressa, disperata. Nonostante abbia una sfilza di amanti importanti, la sua fama sia all’apice e sia sempre al centro della stampa scandalistica, Josiane non si rassegna alla superficialità del mondo che la circonda ed è alla continua ricerca del vero amore – che però non si fa mai afferrare. Ballerina, scrittrice e cortigiana, l’autrice di questo romanzo è considerata oggi una delle pioniere del femminismo. Edito nel 1898, quando Liane de Pougy aveva ventinove anni e alle spalle uno scandaloso divorzio con un uomo violento, L’inafferrabile costituisce uno straordinario squarcio sulla Belle Époque e sulle sue contraddizioni, tra sfarzo e miseria, libertinismo e ipocrisie; recentemente tradotto in inglese, sta incontrando vasto interesse internazionale e arriva oggi per la prima volta in traduzione italiana.
Liane de Pougy
Nata Anne-Marie Chassaigne nel 1869 vicino a Tours, a sedici anni sposò un ufficiale di marina di cui era incinta. Ben presto lasciò il marito violento per andare a Parigi, dove divenne ballerina alle Folies Bergère e attrice. Divenne una cortigiana tra le più note e discusse di Parigi, anche per la sua relazione con Natalie Clifford Barney, esperienza che Liane de Pougy racconterà in Idylle saphique (1901). In seguito sposò un principe rumeno, Georges Ghika, divenendo principessa, e sul finire della sua vita entrò nel noviziato nel Terzo Ordine di San Domenico, lavorando in un orfanotrofio e finendo la sua vita in preghiera. Morì a Losanna nel 1950.
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