Elemento centrale nella generazione di poeti che esordirono intorno al 1980, Michael Strunge rappresenta un tipo di scrittura fortemente innovativo, per il suo sovrapporre al realismo degli anni Settanta una poesia in cui il neon della metropoli si mescola a un nero simbolismo romantico, trasformando in visione la vita della moderna città , ma affiancando anche alla critica sociale una serie di liriche d’amore. La velocità della vita, la sua raccolta di esordio pubblicata nel 1978, è considerata già un classico dell’epoca, che unisce citazioni del mondo punk e della musica rock – per esempio David Bowie, come dimostra già il titolo che allude a Speed of Life e a The Secret Life of Arabia, entrambi del 1977 – a riferimenti al modernismo letterario, per esempio alla poesia di Arthur Rimbaud. Michael Strunge, che in pochi anni produsse undici raccolte destinate a lasciare il segno nella poesia danese, divenne subito il portavoce della sua generazione ed è ancora un punto di riferimento per quelle successive, dopo essere entrato nel mito con il suo improvviso suicidio nel 1986, all’età di ventotto anni. Voglio essere il tuo satellite / captare tutti i segnali / e trasformarli in pittogrammi / ogni volta che i tuoi occhi elettrici / emettono bagliori, sorridono, vicini / piangono, guardano a fondo molto lontano.
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Elemento centrale nella generazione di poeti che esordirono intorno al 1980, Michael Strunge rappresenta un tipo di scrittura fortemente innovativo, per il suo sovrapporre al realismo degli anni Settanta una poesia in cui il neon della metropoli si mescola a un nero simbolismo romantico, trasformando in visione la vita della moderna città , ma affiancando anche alla critica sociale una serie di liriche d’amore. La velocità della vita, la sua raccolta di esordio pubblicata nel 1978, è considerata già un classico dell’epoca, che unisce citazioni del mondo punk e della musica rock – per esempio David Bowie, come dimostra già il titolo che allude a Speed of Life e a The Secret Life of Arabia, entrambi del 1977 – a riferimenti al modernismo letterario, per esempio alla poesia di Arthur Rimbaud. Michael Strunge, che in pochi anni produsse undici raccolte destinate a lasciare il segno nella poesia danese, divenne subito il portavoce della sua generazione ed è ancora un punto di riferimento per quelle successive, dopo essere entrato nel mito con il suo improvviso suicidio nel 1986, all’età di ventotto anni. Voglio essere il tuo satellite / captare tutti i segnali / e trasformarli in pittogrammi / ogni volta che i tuoi occhi elettrici / emettono bagliori, sorridono, vicini / piangono, guardano a fondo molto lontano.
Michael Strunge
Michael Strunge
2014
Poesia
144