Al capezzale di un vecchio cantore funebre si ricompone tessera dopo tessera il mosaico della Storia e delle leggende della Cina rurale; la memoria del morente, che per tutta la vita ha cantato per i defunti, si riaccende così sulle bizzarre vicende dei vivi. Il vecchio ha assistito all’alba e al tramonto del XX secolo dai monti remoti del Qinling, del microcosmo contadino dei villaggi, tra la rivoluzione comunista, quella culturale di Mao, la riforma agraria e il convulso sviluppo economico. Nel racconto le trasformazioni della società si mescolano al sapere antico del Libro dei monti e dei mari, un classico di quattromila anni fa, popolato di creature fantastiche, divinità mitologiche, piante e pietre straordinarie. Attraverso la voce del cantore disilluso, uno dei massimi scrittori cinesi contemporanei narra la mutevole e ambigua natura dell’uomo – che ciclicamente, una volta al potere, finisce per opprimere gli altri –, e l’inconsistenza di ogni promessa di cambiamento. Un romanzo che vibra come un’eterna, infinita melodia dell’esistenza.
Jia Pingwa
Romanziere prolifico e pluripremiato, nasce nel 1952 nella provincia dello Shaanxi, tra le campagne della Cina nord-occidentale protagoniste di gran parte della sua opera. È considerato una delle voci più importanti dell’odierna narrativa cinese, per la capacità di descrivere il divario tra la Cina agricola e urbana, e di rievocare le storie e i costumi della sua terra in un felice connubio di satira e poesia. Elliot ha già pubblicato il romanzo Lanterna e il distretto dei ciliegi (2017).
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Jia Pingwa – Il vecchio
18,50€
Traduzione di Patrizia Liberati
Al capezzale di un vecchio cantore funebre si ricompone tessera dopo tessera il mosaico della Storia e delle leggende della Cina rurale; la memoria del morente, che per tutta la vita ha cantato per i defunti, si riaccende così sulle bizzarre vicende dei vivi. Il vecchio ha assistito all’alba e al tramonto del XX secolo dai monti remoti del Qinling, del microcosmo contadino dei villaggi, tra la rivoluzione comunista, quella culturale di Mao, la riforma agraria e il convulso sviluppo economico. Nel racconto le trasformazioni della società si mescolano al sapere antico del Libro dei monti e dei mari, un classico di quattromila anni fa, popolato di creature fantastiche, divinità mitologiche, piante e pietre straordinarie. Attraverso la voce del cantore disilluso, uno dei massimi scrittori cinesi contemporanei narra la mutevole e ambigua natura dell’uomo – che ciclicamente, una volta al potere, finisce per opprimere gli altri –, e l’inconsistenza di ogni promessa di cambiamento. Un romanzo che vibra come un’eterna, infinita melodia dell’esistenza.
Jia Pingwa
Romanziere prolifico e pluripremiato, nasce nel 1952 nella provincia dello Shaanxi, tra le campagne della Cina nord-occidentale protagoniste di gran parte della sua opera. È considerato una delle voci più importanti dell’odierna narrativa cinese, per la capacità di descrivere il divario tra la Cina agricola e urbana, e di rievocare le storie e i costumi della sua terra in un felice connubio di satira e poesia. Elliot ha già pubblicato il romanzo Lanterna e il distretto dei ciliegi (2017).
Rassegna stampa
–Internazionale
–Elle
–Cina Oggi
–Corriere della Sera La Lettura
–Scaffale Cinese
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Scatti
Jia Pingwa