Il tempo, che apparentemente procede in modo lineare, ci turba con le sue incongruenze: dove finisce il passato e cosa diventa una volta a contatto con il presente? Come si combina il nostro tempo con quello degli oggetti che ogni giorno partecipano delle nostre vicende, ma anche di quelle di mondi molto lontani? La poesia di questa nuova raccolta di Giuseppe Grattacaso nasce innanzitutto a partire da queste considerazioni. Ad animarla possono essere la frutta di un mercato cittadino, le stelle o i pianeti che popolano i cieli, o può esserne protagonista una sonda spaziale lanciata a rincorrere una cometa e destinata a perdersi nello spazio siderale. È una poesia scritta in una lingua che cerca nel lettore un complice, privilegiando l’uso di un endecasillabo disincantato, a tratti musicale, che tende alla emplificazione e intanto si pone come lo strumento di un’interrogazione continua, insieme concreta e metafisica.
GIUSEPPE GRATTACASO
È nato a Salerno nel 1957 e vive a Pistoia. Ha pubblicato i libri di poesia Devozioni (1982), con una nota introduttiva di Renzo Paris, Se fosse pronto un cielo (1991), introduzione di Alessandro Parronchi, Confidenze da un luogo familiare (2010). Con La vita dei bicchieri e delle stelle nel 2013 ha vinto il premio Pontedilegno Poesia. Il suo primo libro di racconti è Parlavano di me (2015), diventato in seguito anche testo teatrale. È autore di un blog di poesia contenuto nel sito www.giuseppegrattacaso.it. Collabora al web magazine “Succedeoggi”.
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Giuseppe Grattacaso – Il mondo che farà
14,50€
Il tempo, che apparentemente procede in modo lineare, ci turba con le sue incongruenze: dove finisce il passato e cosa diventa una volta a contatto con il presente? Come si combina il nostro tempo con quello degli oggetti che ogni giorno partecipano delle nostre vicende, ma anche di quelle di mondi molto lontani? La poesia di questa nuova raccolta di Giuseppe Grattacaso nasce innanzitutto a partire da queste considerazioni. Ad animarla possono essere la frutta di un mercato cittadino, le stelle o i pianeti che popolano i cieli, o può esserne protagonista una sonda spaziale lanciata a rincorrere una cometa e destinata a perdersi nello spazio siderale. È una poesia scritta in una lingua che cerca nel lettore un complice, privilegiando l’uso di un endecasillabo disincantato, a tratti musicale, che tende alla emplificazione e intanto si pone come lo strumento di un’interrogazione continua, insieme concreta e metafisica.
GIUSEPPE GRATTACASO
È nato a Salerno nel 1957 e vive a Pistoia. Ha pubblicato i libri di poesia Devozioni (1982), con una nota introduttiva di Renzo Paris, Se fosse pronto un cielo (1991), introduzione di Alessandro Parronchi, Confidenze da un luogo familiare (2010). Con La vita dei bicchieri e delle stelle nel 2013 ha vinto il premio Pontedilegno Poesia. Il suo primo libro di racconti è Parlavano di me (2015), diventato in seguito anche testo teatrale. È autore di un blog di poesia contenuto nel sito www.giuseppegrattacaso.it. Collabora al web magazine “Succedeoggi”.
– Corriere della Sera
– Vincitore della VII edizione del Premio Prestigiacomo
– Succede Oggi
– Il Mattino
–Il Manifesto Alias
–Il Giornale Vincitore della 63esima edizione del Premio Letterario Nazionale Pisa / Sezione Poesia
–Il Tirreno
-Vincitore del Premio Ceppo Pistoia La Repubblica Firenze / La Nazione / Il Tirreno
Poesia
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