Pacifista fino all?invasione tedesca, lo scrittore e giornalista Henri Barbusse si arruolò volontario alla fine del 1914. Due anni dopo, convalescente per le ferite riportate in combattimento, organizzò in forma narrativa il diario tenuto al fronte, scrivendo un classico dell?antimilitarismo che anticipò le opere di Hemingway e Remarque. Il romanzo fu pubblicato nel pieno del conflitto, vinse il Premio Goncourt nel 1916 e sconvolse l?opinione pubblica europea, non ancora pronta alla crudezza dello stile di Barbusse. Attraverso le accensioni poetiche che illuminano lo spietato realismo del racconto, l?autore lascia trapelare la speranza che gli stessi uomini, costretti a trasformarsi in carnefici, possano un giorno rovesciare le strutture che opprimono e governano il mondo.
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Pacifista fino all?invasione tedesca, lo scrittore e giornalista Henri Barbusse si arruolò volontario alla fine del 1914. Due anni dopo, convalescente per le ferite riportate in combattimento, organizzò in forma narrativa il diario tenuto al fronte, scrivendo un classico dell?antimilitarismo che anticipò le opere di Hemingway e Remarque. Il romanzo fu pubblicato nel pieno del conflitto, vinse il Premio Goncourt nel 1916 e sconvolse l?opinione pubblica europea, non ancora pronta alla crudezza dello stile di Barbusse. Attraverso le accensioni poetiche che illuminano lo spietato realismo del racconto, l?autore lascia trapelare la speranza che gli stessi uomini, costretti a trasformarsi in carnefici, possano un giorno rovesciare le strutture che opprimono e governano il mondo.
Henri Barbusse
Henri Barbusse
2015
Manubri
288