All?interno del Grand Tour, essenziale per la formazione di ogni buon giovane aristocratico del XVII secolo, Roma occupa un posto di rilievo straordinario. Lo attestano le numerose testimonianze dei turisti, fra i quali gli artisti che alla tappa romana hanno dedicato pagine meravigliosamente ricche della letteratura di viaggio. Gli studiosi si sono concentrati sul soggiorno romano di scrittori, pittori, scultori, architetti; la raccolta di saggi che qui si presenta prende invece in considerazione i musicisti, soprattutto stranieri, che hanno affidato agli scritti e alle composizioni le loro impressioni sulla Città eterna. Quasi nessuno manca all?appello: a conferma che anche per i cultori dell?arte dei suoni la città ha rappresentato un imprescindibile carrefour nel cuore dell?Europa. Una raccolta di saggi che mostra la valenza musicologica dell?Urbe, quando ospitò e ispirò molti tra i più importanti artisti della storia della musica, per ritrovare e tornare a studiare ciò che in passato ha reso Roma una città culturalmente vivace e una tappa decisiva della formazione individuale.
Franco Onorati
È nato e vive a Roma. Socio del Gruppo dei Romanisti e membro del comitato dei curatori della “Strenna dei Romanisti”, è attivo all’interno del Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli e collabora alle attività istituzionali anche come direttore responsabile della rivista “il 996”, quadrimestrale di poesia e di studi sui dialetti. Tra i suoi saggi ricordiamo A teatro col Belli (Palombi Editori, 1996) e Leonardo Sciascia / Mario dell?Arco: il “regnicolo” e il “quarto grande”. Carteggio 1949-1974 (Gangemi Editore, 2015).
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All?interno del Grand Tour, essenziale per la formazione di ogni buon giovane aristocratico del XVII secolo, Roma occupa un posto di rilievo straordinario. Lo attestano le numerose testimonianze dei turisti, fra i quali gli artisti che alla tappa romana hanno dedicato pagine meravigliosamente ricche della letteratura di viaggio. Gli studiosi si sono concentrati sul soggiorno romano di scrittori, pittori, scultori, architetti; la raccolta di saggi che qui si presenta prende invece in considerazione i musicisti, soprattutto stranieri, che hanno affidato agli scritti e alle composizioni le loro impressioni sulla Città eterna. Quasi nessuno manca all?appello: a conferma che anche per i cultori dell?arte dei suoni la città ha rappresentato un imprescindibile carrefour nel cuore dell?Europa. Una raccolta di saggi che mostra la valenza musicologica dell?Urbe, quando ospitò e ispirò molti tra i più importanti artisti della storia della musica, per ritrovare e tornare a studiare ciò che in passato ha reso Roma una città culturalmente vivace e una tappa decisiva della formazione individuale.
Franco Onorati
È nato e vive a Roma. Socio del Gruppo dei Romanisti e membro del comitato dei curatori della “Strenna dei Romanisti”, è attivo all’interno del Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli e collabora alle attività istituzionali anche come direttore responsabile della rivista “il 996”, quadrimestrale di poesia e di studi sui dialetti. Tra i suoi saggi ricordiamo A teatro col Belli (Palombi Editori, 1996) e Leonardo Sciascia / Mario dell?Arco: il “regnicolo” e il “quarto grande”. Carteggio 1949-1974 (Gangemi Editore, 2015).
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