Frieda ha sempre desiderato una vita stabile, una casa con un giardino, avere un cane o un gatto, degli amici, frequentare la stessa scuola almeno per un anno. Il suo destino è stato invece un’infanzia nomade al seguito di un padre irrequieto, il poeta Ted Hughes, dopo la morte della madre, la poetessa Sylvia Plath. Adesso che è adulta, Frieda ha comprato una vecchia casa da ristrutturare nella campagna gallese e può finalmente realizzare il suo sogno: potersi fermare in un luogo, piantare un giardino, dipingere e scrivere. A queste attività se ne aggiunge ben presto un’altra, destinata a cambiarle la vita: accogliere in casa un piccolo di gazza, unico sopravvissuto di un nido distrutto da una tempesta. La gazza, battezzata George, si trasforma da esserino malconcio fatto di piume e ossa in un compagno intelligente e ribelle. Osservare lo sviluppo del piccolo ospite, seguirne i progressi, prevenire e far fronte ai suoi bisogni assorbono sempre più il tempo di Frieda, che annota giorno dopo giorno in un diario le sue riflessioni. Ne viene fuori il ritratto tenerissimo e divertente di una creatura diversa eppure in grado di stabilire una relazione profonda con la propria salvatrice, un essere senziente che avvicina la “mamma” adottiva a una visione più articolata dell’esistenza e delle sue fasi fondamentali, quasi un paradigma a cui possiamo ricondurre ogni nostro rapporto: conoscersi, amarsi, prendersi cura dell’altro ma anche sapersi lasciare e allontanarsi con saggezza.
FRIEDA HUGHES
Nata a Londra nel 1960, è pittrice e poetessa. Ha scritto diversi libri per bambini, otto raccolte di poesie, articoli per riviste e giornali ed è stata editorialista della
rubrica di poesia del «Times». Come pittrice, Frieda espone regolarmente a Londra e ha una mostra permanente nella sua galleria privata in Galles, dove risiede
con quattordici gufi, due husky da salvataggio, un vecchio terrier maltese, cinque cincillà, un furetto chiamato Socks, un pitone reale e le sue moto.
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Frieda Hughes – La mia vita con George
20,00€
Illustrazioni dell’autrice
Traduzione di Massimo Ferraris
Frieda ha sempre desiderato una vita stabile, una casa con un giardino, avere un cane o un gatto, degli amici, frequentare la stessa scuola almeno per un anno. Il suo destino è stato invece un’infanzia nomade al seguito di un padre irrequieto, il poeta Ted Hughes, dopo la morte della madre, la poetessa Sylvia Plath. Adesso che è adulta, Frieda ha comprato una vecchia casa da ristrutturare nella campagna gallese e può finalmente realizzare il suo sogno: potersi fermare in un luogo, piantare un giardino, dipingere e scrivere. A queste attività se ne aggiunge ben presto un’altra, destinata a cambiarle la vita: accogliere in casa un piccolo di gazza, unico sopravvissuto di un nido distrutto da una tempesta. La gazza, battezzata George, si trasforma da esserino malconcio fatto di piume e ossa in un compagno intelligente e ribelle. Osservare lo sviluppo del piccolo ospite, seguirne i progressi, prevenire e far fronte ai suoi bisogni assorbono sempre più il tempo di Frieda, che annota giorno dopo giorno in un diario le sue riflessioni. Ne viene fuori il ritratto tenerissimo e divertente di una creatura diversa eppure in grado di stabilire una relazione profonda con la propria salvatrice, un essere senziente che avvicina la “mamma” adottiva a una visione più articolata dell’esistenza e delle sue fasi fondamentali, quasi un paradigma a cui possiamo ricondurre ogni nostro rapporto: conoscersi, amarsi, prendersi cura dell’altro ma anche sapersi lasciare e allontanarsi con saggezza.
FRIEDA HUGHES
Nata a Londra nel 1960, è pittrice e poetessa. Ha scritto diversi libri per bambini, otto raccolte di poesie, articoli per riviste e giornali ed è stata editorialista della
rubrica di poesia del «Times». Come pittrice, Frieda espone regolarmente a Londra e ha una mostra permanente nella sua galleria privata in Galles, dove risiede
con quattordici gufi, due husky da salvataggio, un vecchio terrier maltese, cinque cincillà, un furetto chiamato Socks, un pitone reale e le sue moto.
Frieda Hughes
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