Le saghe letterarie che fecero la fortuna del celebre Anthony Trollope gli furono ispirate dalla madre Frances, provocatoria autrice della letteratura vittoriana. Tra queste, spicca “La vedova Barnaby”, che appare oggi per la prima volta in traduzione italiana. Ne è protagonista Martha Barnaby – una sorta di perfida Lady Susan austeniana – alla ricerca di un secondo ricco marito. In questa caccia, la donna trascina con sé la deliziosa e remissiva nipote Agnes, costringendola a un tour picaresco tra le ipocrisie e i tic dell’alta società inglese. Un’esilarante odissea a scopo matrimoniale, sostenuta dall’incedere arguto e ironico dell’autrice, che con questa saga inaugurò il primo sequel della letteratura.
Frances Milton Trollope (1779-1863)
Nata a Bristol, emigrò in America nel 1827 per prendere parte alla comunità utopica di Nashoba fondata dalla femminista scozzese Frances Wright. Al suo rientro in Inghilterra scrisse il suo primo libro, Domestic Manners of the Americans (1832) che la rese famosa ed è ancora oggetto di interesse (il «Guardian» lo ha inserito tra i cento migliori libri nonfiction di tutti i tempi). Scrisse più di quaranta opere anticipando molti filoni letterari, tra cui il primo romanzo antischiavista, The Life and Adventures of Jonathan Jefferson Whitlaw (1836) che ispirò La capanna dello zio Tom, e il primo romanzo di denuncia sociale, The Life and Adventures of Michael Armstrong, the Factory Boy (1840), contro l’impiego dei minori in fabbrica. La vedova Barnaby (1839), composta al suo interno da tre volumi, è considerata la sua opera più riuscita, ed è parte di una fortunatissima trilogia con la stessa protagonista.
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Frances Trollope – La vedova Barnaby
22,00€
Traduzione e cura di Massimo Ferraris
Le saghe letterarie che fecero la fortuna del celebre Anthony Trollope gli furono ispirate dalla madre Frances, provocatoria autrice della letteratura vittoriana. Tra queste, spicca “La vedova Barnaby”, che appare oggi per la prima volta in traduzione italiana. Ne è protagonista Martha Barnaby – una sorta di perfida Lady Susan austeniana – alla ricerca di un secondo ricco marito. In questa caccia, la donna trascina con sé la deliziosa e remissiva nipote Agnes, costringendola a un tour picaresco tra le ipocrisie e i tic dell’alta società inglese. Un’esilarante odissea a scopo matrimoniale, sostenuta dall’incedere arguto e ironico dell’autrice, che con questa saga inaugurò il primo sequel della letteratura.
Frances Milton Trollope (1779-1863)
Nata a Bristol, emigrò in America nel 1827 per prendere parte alla comunità utopica di Nashoba fondata dalla femminista scozzese Frances Wright. Al suo rientro in Inghilterra scrisse il suo primo libro, Domestic Manners of the Americans (1832) che la rese famosa ed è ancora oggetto di interesse (il «Guardian» lo ha inserito tra i cento migliori libri nonfiction di tutti i tempi). Scrisse più di quaranta opere anticipando molti filoni letterari, tra cui il primo romanzo antischiavista, The Life and Adventures of Jonathan Jefferson Whitlaw (1836) che ispirò La capanna dello zio Tom, e il primo romanzo di denuncia sociale, The Life and Adventures of Michael Armstrong, the Factory Boy (1840), contro l’impiego dei minori in fabbrica. La vedova Barnaby (1839), composta al suo interno da tre volumi, è considerata la sua opera più riuscita, ed è parte di una fortunatissima trilogia con la stessa protagonista.
Frances Trollope
Raggi
640