Un racconto autobiografico, l?unico nella produzione di Salgari, in cui il creatore di Sandokan riporta alla mente i giorni della sua giovinezza, quando lasciò la città per vivere in campagna e fondare la Topaia, piccola comunità artistica di impronta bohémienne. Sulle orme dei protagonisti della vita goliardica, rocambolesca e intellettuale della Parigi di Murger, che Puccini contribuirà a rendere celebre nell?immaginario comune, anche i giovani italiani vissero la loro bohème, tra bevute, musica, espedienti per sbarcare il lunario e non pagare l?affitto. Ma come nella Bohème originale, in cui il freddo alla fine arriva alle porta di Rodolfo e Mimì, anche questo scritto di Salgari è percorso dalla malinconia per una fase spensierata della vita ormai perduta.
Emilio Salgari
Nacque a Verona nel 1862. Dopo aver seguito a Venezia i corsi dell?Istituto nautico, decise di interromperli e di dedicarsi alla scrittura di racconti avventurosi e al giornalismo. Scrivere divenne il suo lavoro a tempo pieno, e a lui dobbiamo l?importazione di modelli come Verne e Stevenson nella letteratura italiana. Fu autore di moltissimi racconti e di oltre ottanta romanzi. L?intensità del lavoro lo portò a vivere un forte malessere esistenziale, lo spinse al suicidio nel 1911 a Torino.
Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.Ok
14,50€
Un racconto autobiografico, l?unico nella produzione di Salgari, in cui il creatore di Sandokan riporta alla mente i giorni della sua giovinezza, quando lasciò la città per vivere in campagna e fondare la Topaia, piccola comunità artistica di impronta bohémienne. Sulle orme dei protagonisti della vita goliardica, rocambolesca e intellettuale della Parigi di Murger, che Puccini contribuirà a rendere celebre nell?immaginario comune, anche i giovani italiani vissero la loro bohème, tra bevute, musica, espedienti per sbarcare il lunario e non pagare l?affitto. Ma come nella Bohème originale, in cui il freddo alla fine arriva alle porta di Rodolfo e Mimì, anche questo scritto di Salgari è percorso dalla malinconia per una fase spensierata della vita ormai perduta.
Emilio Salgari
Nacque a Verona nel 1862. Dopo aver seguito a Venezia i corsi dell?Istituto nautico, decise di interromperli e di dedicarsi alla scrittura di racconti avventurosi e al giornalismo. Scrivere divenne il suo lavoro a tempo pieno, e a lui dobbiamo l?importazione di modelli come Verne e Stevenson nella letteratura italiana. Fu autore di moltissimi racconti e di oltre ottanta romanzi. L?intensità del lavoro lo portò a vivere un forte malessere esistenziale, lo spinse al suicidio nel 1911 a Torino.
Emilio Salgari
2017
Raggi
128