Scritto subito dopo la fine del sodalizio con Voltaire, il Discorso sulla felicità fu pubblicato solo dopo la morte dell?autrice, Émilie du Châtelet, considerata uno dei più grandi ingegni femminili del XVIII secolo. Il tema della felicità, caro da sempre alla filosofia, viene affrontato in questo breve saggio a carattere autobiografico dalla donna scienziata che non cede a sentimentalismi o a impostazioni epicuree. Il suo stile è asciutto e le sue riflessioni si rivelano corpose e delineate con lo spirito geometrico che la contraddistingueva. Si tratta di pochi ma ben ragionati consigli, oggi ancora validi di fronte all?esplosione delle emozioni quotidiane e allo smembramento dell?io operato dai social media: avere aspirazioni, diffidare dai pregiudizi, predicare le buone maniere, prendersi cura di sé, distogliere la mente dalle idee tristi, moderare i desideri, dimenticare chi non ci vuol bene, amare più la cultura e il sapere dell?amore stesso.
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Scritto subito dopo la fine del sodalizio con Voltaire, il Discorso sulla felicità fu pubblicato solo dopo la morte dell?autrice, Émilie du Châtelet, considerata uno dei più grandi ingegni femminili del XVIII secolo. Il tema della felicità, caro da sempre alla filosofia, viene affrontato in questo breve saggio a carattere autobiografico dalla donna scienziata che non cede a sentimentalismi o a impostazioni epicuree. Il suo stile è asciutto e le sue riflessioni si rivelano corpose e delineate con lo spirito geometrico che la contraddistingueva. Si tratta di pochi ma ben ragionati consigli, oggi ancora validi di fronte all?esplosione delle emozioni quotidiane e allo smembramento dell?io operato dai social media: avere aspirazioni, diffidare dai pregiudizi, predicare le buone maniere, prendersi cura di sé, distogliere la mente dalle idee tristi, moderare i desideri, dimenticare chi non ci vuol bene, amare più la cultura e il sapere dell?amore stesso.
Emilie Du Chatelet
Emilie Du Chatelet
2015
Lampi
48