Ezra, per sfuggire a se stesso e al proprio passato, trascorre le giornate rintanato nelle sale di un museo. Fra le sue braccia stringe quello che sembra essere un neonato avvolto da un panno bianco. I sette atti sono contraddistinti da diverse opere d’arte (dal trittico di Bacon a quello di Bosch, dalle tele di Van Gogh e Soutine ai capolavori di Hopper e Schiele) con le quali il protagonista interagirà direttamente. Testimone unico del delirio è un anonimo teschio adagiato in una teca di vetro.
Marco Vetrugno è nato a San Pietro Vernotico nel 1983. Vive a Lecce. Ha pubblicato un testo teatrale Mùtilo (Musicaos, 2017) e quattro raccolte di versi Poetico delirio (Lupo, 2012), Organismi cedevoli (Manni, 2014), Le mie ultime difese (Manni, 2015), Proiettili di-versi (Musicaos, 2016).
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Marco Vetrugno – Apologia di un perdente
7,50€
Ezra, per sfuggire a se stesso e al proprio passato, trascorre le giornate rintanato nelle sale di un museo. Fra le sue braccia stringe quello che sembra essere un neonato avvolto da un panno bianco. I sette atti sono contraddistinti da diverse opere d’arte (dal trittico di Bacon a quello di Bosch, dalle tele di Van Gogh e Soutine ai capolavori di Hopper e Schiele) con le quali il protagonista interagirà direttamente. Testimone unico del delirio è un anonimo teschio adagiato in una teca di vetro.
Marco Vetrugno è nato a San Pietro Vernotico nel 1983. Vive a Lecce. Ha pubblicato un testo teatrale Mùtilo (Musicaos, 2017) e quattro raccolte di versi Poetico delirio (Lupo, 2012), Organismi cedevoli (Manni, 2014), Le mie ultime difese (Manni, 2015), Proiettili di-versi (Musicaos, 2016).
RASSEGNA STAMPA
La Gazzetta del Mezzogiorno
Scatti
192
31/05/2018
2018