Victor è un ragazzo orfano di padre e madre, cresciuto nelle campagne della Boemia da una donna semplice. Per lui è il tempo inquieto del passaggio al mondo adulto, sospeso tra le incertezze di due età, su cui spicca però un’unica, tenace convinzione: non prenderà mai moglie. Prima di lasciare per sempre il guscio della giovinezza e indossare i panni dell’uomo responsabile, accettando un impiego statale, è chiamato a compiere un viaggio: un suo burbero e solitario zio, che vive al riparo dal mondo su un’isola remota, vorrebbe incontrarlo. Le ragioni che si celano dietro a questa richiesta resteranno oscure finché il rapporto tra i due non avrà superato le iniziali durezze e spigolosità, per poi risolversi in una sorprendente epifania.
Uno scapolo è uno studio psicologico e un delicato lavoro di cesello, dove l’attento realismo, il desiderio di limpidezza e misura, il pessimismo sottile ma mai distruttivo e il pensoso umorismo compongono il più umano e autobiografico degli scritti di Adalbert Stifter, la cui produzione artistica merita di essere riscoperta nella sua totalità.
Adalbert Stifter
Nato a Oberplan, in Boemia, nel 1805, è considerato uno dei massimi epigoni del Romanticismo tedesco. Autore ammirato da Thomas Mann, ispiratore di Sebald e W.H. Auden, Rilke e Hugo von Hofmannsthal, il suo romanzo Der Nachsommer fu indicato da Friedrich Nietzsche come uno dei pochissimi libri di lingua tedesca destinati all’immortalità. Uno scapolo apparve per la prima volta nel 1845. Morì a Linz nel 1868.
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Adalbert Stifter – Uno scapolo
13,00€
Traduzione di L. Mazzucchetti
Victor è un ragazzo orfano di padre e madre, cresciuto nelle campagne della Boemia da una donna semplice. Per lui è il tempo inquieto del passaggio al mondo adulto, sospeso tra le incertezze di due età, su cui spicca però un’unica, tenace convinzione: non prenderà mai moglie. Prima di lasciare per sempre il guscio della giovinezza e indossare i panni dell’uomo responsabile, accettando un impiego statale, è chiamato a compiere un viaggio: un suo burbero e solitario zio, che vive al riparo dal mondo su un’isola remota, vorrebbe incontrarlo. Le ragioni che si celano dietro a questa richiesta resteranno oscure finché il rapporto tra i due non avrà superato le iniziali durezze e spigolosità, per poi risolversi in una sorprendente epifania.
Uno scapolo è uno studio psicologico e un delicato lavoro di cesello, dove l’attento realismo, il desiderio di limpidezza e misura, il pessimismo sottile ma mai distruttivo e il pensoso umorismo compongono il più umano e autobiografico degli scritti di Adalbert Stifter, la cui produzione artistica merita di essere riscoperta nella sua totalità.
Adalbert Stifter
Nato a Oberplan, in Boemia, nel 1805, è considerato uno dei massimi epigoni del Romanticismo tedesco. Autore ammirato da Thomas Mann, ispiratore di Sebald e W.H. Auden, Rilke e Hugo von Hofmannsthal, il suo romanzo Der Nachsommer fu indicato da Friedrich Nietzsche come uno dei pochissimi libri di lingua tedesca destinati all’immortalità. Uno scapolo apparve per la prima volta nel 1845. Morì a Linz nel 1868.
Raggi
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Adalbert Stifter
24/10/2019