Anna Segre, psicoterapeuta, ha curato, insieme a Fabiana Di Segni, Fatina Sed. Biografia di una vita in più (Elliot, 2017). Sempre per Elliot è uscita nel 2018 con i due volumi 100 punti di ebraicità e 100 punti di lesbicità.
autore
Pil’njak Boris
Nato a Mozajsk nel 1894, Boris Pil’njak iniziò a scrivere a nove anni. Autore indipendente, capace di sguardo critico nei confronti della Rivoluzione d’ottobre e della guerra civile che ne seguì, raggiunse grande popolarità ma suscitò anche aspre critiche da parte della censura con il romanzo L’anno nudo (1922), a cui seguì il racconto qui proposto (1926), ritirato subito dopo la sua pubblicazione. Dopo un tentativo di riallinearsi al partito con Il Volga si getta nel Caspio (1930), rivelatosi però insufficiente per una piena riabilitazione, Pil’njak venne arrestato nel 1937 e condannato a morte nel 1938.
Dao Bei (Pechino, 1949) è senza dubbio il poeta cinese contemporaneo più conosciuto all’estero, una delle voci più rappresentative dell’avanguardia poetica di inizio anni Ottanta, quando con altri poeti fonda la prima rivista letteraria indipendente Oggi (Jintian), colpita dalla censura e chiusa dopo appena due anni. Criticato come voce della dissidenza, ha vissuto in esilio per circa quarant’anni, prima in Europa, poi negli Stati Uniti e infine a Hong Kong, dove attualmente risiede. È autore di numerose raccolte di poesie, di volumi di saggi e memorie, i suoi libri sono stati tradotti in oltre venti lingue e hanno ottenuto il riconoscimento di diversi premi letterari internazionali.
Luis García Montero è nato a Granada nel 1958 ed è titolare della cattedra di Letteratura spagnola Federico García Lorca nell’Università della città. I suoi libri di poesia, tradotti nelle più importanti lingue europee, riuniti in Poesía completa (1980-2015), Barcelona, Tusquets, hanno ottenuto i maggiori riconoscimenti nazionali, come il Premio Adonáis (1982), il Premio Loewe (1994), il Premio Nacional de Literatura (1994) e il Premio Nacional de la Crítica (2003). García Montero è anche autore di opere di narrativa: Mañana será lo que Dios quiera (2009), una biografia romanzata del poeta Ángel González, premiata come Libro del Premio de Libreros de Madrid, No me cuentes tu vida (2012), e ancora Alguien dice tu nombre (2014). Tra i più recenti contributi si ricorda il libro delle prose poetiche Balada en la muerte de la poesía (2016) e la raccolta di versi A puerta cerrada (2017). Importante è ancora il contributo critico dei suoi saggi; tra i quali, Poesía, cuartel de invierno (1988), Confesiones poéticas (1993), El realismo singular (1993), Aguas territoriales (1996), La casa del jacobino (2003), Los dueños del vacío (2006), Un velero bergantín. Defensa de la literatura (2014) e il più recente Un lector llamado Federico García Lorca (2016). Nel 2018 è nominato Presidente dell’Istituto Cervantes di Madrid.
De Roberto Federico
Nato a Napoli nel 1861, si trasferì con la madre a Catania subito dopo la morte di suo padre, avvenuta quando Federico aveva nove anni. Dopo una prima formazione scientifica, si rivolse all’ambito umanistico svolgendo attività di consulente editoriale e critico letterario. Scrisse I Viceré, considerato il suo capolavoro, nel 1894, durante un periodo a Milano. Tornò a Catania nel 1897, dove visse fino alla morte avvenuta nel 1927. Il paradiso perduto, tra i suoi racconti più apprezzati, venne pubblicato per la prima volta nella raccolta L’albero della scienza (1890).
Manacorda Giorgio
Nato a Roma nel 1941. Poeta, narratore, drammaturgo, saggista e giornalista, le sue pubblicazioni spaziano in molteplici campi. Tra i suoi libri di poesie, Scrivo per te, mia amata e altre poesie (1973-2007) (Scheiwiller, 2009), Viaggio al centro della terra (Elliot 2014). Ha inoltre dedicato alla poesia i seguenti lavori: Per la poesia (Editori Riuniti 1993), La poesia è la forma della mente (De Donato-Lerici 2002), La poesia italiana oggi. Un’antologia critica (Castelvecchi 2004), Samiszdat. Giovani poeti d’oggi (Castelvecchi 2005), Apologia del critico militante (Castelvecchi 2006), La poesia (Castelvecchi 2016). Con Paolo Febbraro ha curato un “Annuario della poesia” (1994-2012).
–Le grandi traduzioni
–Ricezioni
–Poesie d’oggi
–La danza della pioggia
autore Strindberg Johan August
Strindberg Johan August
Nato a Stoccolma nel 1849, fu narratore, drammaturgo e poeta tra i più versatili ed eminenti della sua epoca. La sua vastissima produzione toccò tutti i generi letterari e fu influenzata dai suoi interessi nelle più diverse discipline, oltre che dal costante elemento autobiografico. Figura complessa e provocatoria, è considerato uno dei padri del teatro moderno. Morì a Stoccolma nel 1912.
Benét Stephen Vincent
Nato a Bethlehem (Pennsylvania) nel 1898, fu scrittore, poeta e animatore della scena letteraria a Yale. Viene ricordato principalmente per il suo poema sulla Guerra di secessione americana, John Brown’s Body, che gli valse il premio Pulitzer nel 1929. Morì a New York nel 1943 e l’anno successivo fu insignito, postumo, di un secondo premio Pulitzer per la poesia.
Molnár Ferenc
Nato nel 1878 a Budapest, è stato uno scrittore, drammaturgo e giornalista ungherese di origine ebraica. Esordì scrivendo racconti e pièces teatrali, e raggiunse il successo nel 1906 con I ragazzi della via Pál, divenuto un classico della letteratura per ragazzi. La piccola pasticceria venne pubblicato nel 1907, e ispirò un film nel 1929 interpretato tra gli altri da Bela Lugosi. Morì a New York nel 1952.
Dalize René
Nato René Dupuy des Isletters nel 1879, è stato un ufficiale di Marina e uno scrittore francese. Grande amico e sodale letterario di Apollinaire, che gli dedicò i Calligrammi e con cui fu coautore di tre romanzi storici, René Dalize fu tra i fondatori della rivista «Les Soirées de Paris». Arruolato, perse la vita nel 1917 presso Craonne, sullo Chemin des Dames, teatro di sanguinose battaglie. Pubblicò Il Club dei Nevrastenici, usando lo pseudonimo Franquevaux, sulla rivista «Paris-Midi» nel 1912, suscitando un vasto consenso di pubblico e critica.