Un pomeriggio di primavera, assistiamo a un misterioso incontro tra due uomini. Il primo, Memmo, è un anziano che ha avuto una vita ricca e un ruolo centrale nella storia della sua città. Dai suoi ricordi ne ricostruiamo la giovinezza, gli amori, gli errori, i rimpianti, in particolare la nostalgia per un tradimento e la perdita di una grande amicizia. Dell’altro, detto il Biondo, sappiamo poco e niente, se non che – pur avendo un’età matura – non ha mai raggiunto davvero una maturità. Ma chi è davvero costui e perché è così interessato al racconto di qualcuno con cui sembra non avere alcun legame? E sarà tutto vero ciò che dice Memmo? La verità di uno non è mai uguale a quella di un altro e spesso si complica al punto da non poter più avere una sola dimensione, lasciandoci con l’unica certezza di non poterla mai conoscere davvero. Paolo Maccari, tra i più stimati poeti della scena contemporanea, seleziona con cura le parole e le accosta con maestria, coinvolgendo in profondità il lettore in un abile crescendo narrativo.
PAOLO MACCARI
(Colle Val d’Elsa, 1975) vive e lavora a Firenze. Ha pubblicato i seguenti libri di poesia: Ospiti (Manni, 2000, con prefazione di Luigi Baldacci, Premio Bagutta-Opera prima), Fuoco amico (Passigli, 2009), Contromosse (Con-fine, 2013), Fermate (Elliot, 2017). Suoi testi sono presenti in diverse antologie italiane e straniere. Ha introdotto e curato opere di scrittori italiani otto-novecenteschi (tra l’altro, ha collaborato con Adele Dei nella cura del Meridiano dedicato alle Opere di Clemente Rebora) ed è autore di una monografia su Bartolo Cattafi, Spalle al muro (SEF, 2003) e di un volume su Dino Campana, Il poeta sotto esame (Passigli, 2012). Dirige con Valerio Nardoni le collane di poesia dell’editore Valigie Rosse.
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Paolo Maccari – Ballata di Memmo e del Biondo
16,50€
Un pomeriggio di primavera, assistiamo a un misterioso incontro tra due uomini. Il primo, Memmo, è un anziano che ha avuto una vita ricca e un ruolo centrale nella storia della sua città. Dai suoi ricordi ne ricostruiamo la giovinezza, gli amori, gli errori, i rimpianti, in particolare la nostalgia per un tradimento e la perdita di una grande amicizia. Dell’altro, detto il Biondo, sappiamo poco e niente, se non che – pur avendo un’età matura – non ha mai raggiunto davvero una maturità. Ma chi è davvero costui e perché è così interessato al racconto di qualcuno con cui sembra non avere alcun legame? E sarà tutto vero ciò che dice Memmo? La verità di uno non è mai uguale a quella di un altro e spesso si complica al punto da non poter più avere una sola dimensione, lasciandoci con l’unica certezza di non poterla mai conoscere davvero. Paolo Maccari, tra i più stimati poeti della scena contemporanea, seleziona con cura le parole e le accosta con maestria, coinvolgendo in profondità il lettore in un abile crescendo narrativo.
PAOLO MACCARI
(Colle Val d’Elsa, 1975) vive e lavora a Firenze. Ha pubblicato i seguenti libri di poesia: Ospiti (Manni, 2000, con prefazione di Luigi Baldacci, Premio Bagutta-Opera prima), Fuoco amico (Passigli, 2009), Contromosse (Con-fine, 2013), Fermate (Elliot, 2017). Suoi testi sono presenti in diverse antologie italiane e straniere. Ha introdotto e curato opere di scrittori italiani otto-novecenteschi (tra l’altro, ha collaborato con Adele Dei nella cura del Meridiano dedicato alle Opere di Clemente Rebora) ed è autore di una monografia su Bartolo Cattafi, Spalle al muro (SEF, 2003) e di un volume su Dino Campana, Il poeta sotto esame (Passigli, 2012). Dirige con Valerio Nardoni le collane di poesia dell’editore Valigie Rosse.
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