Immaginate un comico molto popolare che scrive la biografia di un comico ancora più celebre di lui: sotto l’apparente encomio, si nasconde l’invidia. Immaginate che questo accada alla fine del Seicento, in Francia, alla Corte di Re Sole. E che i due divi in questione siano uno – Angelo Costantini, l’autore – un talento irrequieto costretto a girare le corti europee per colpa del suo carattere scostante, e l’altro – Tiberio Fiorilli, soprannominato Scaramuccia, il protagonista della biografia – il più grande attore italiano del suo tempo e un modello assoluto di comicità. Insomma, Tiberio Fiorilli, l’interprete prediletto di Luigi XIV e lo scopritore del genio di Molière. Un divo la cui popolarità ha attraversato i secoli fino a meritare la dolente citazione di Freddie Mercury nella più famosa canzone dei Queen, Bohemian Rhapsody. Tutto questo è La vita di Scaramuccia. Pubblicata nel 1695 e tradotta in italiano per la prima volta nel 1782, questa piccola perla della letteratura dell’epoca torna ora in una nuova versione curata e introdotta dallo storico del teatro Nicola Fano.
ANGELO COSTANTINI
(1654-1729) È stato un attore molto popolare sui palcoscenici europei alla fine del Seicento: dagli anni Ottanta recita a Parigi come Mezzettino, un tipico servo della Commedia dell’Arte. Ebbe molto successo perché, contraddicendo le regole del tempo, si presentava in scena senza maschera sul volto. Dopo aver rotto con la potente comunità degli attori italiani in Francia, girò l’Europa, sempre recitando ai massimi livelli. Nel 1695 pubblicò in francese La vie de Scaramouche, biografia del suo acerrimo avversario
teatrale, appena scomparso: Tiberio Fiorilli.
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Angelo Costantini – La vita di Scaramuccia
14,00€
A cura di Nicola Fano
Immaginate un comico molto popolare che scrive la biografia di un comico ancora più celebre di lui: sotto l’apparente encomio, si nasconde l’invidia. Immaginate che questo accada alla fine del Seicento, in Francia, alla Corte di Re Sole. E che i due divi in questione siano uno – Angelo Costantini, l’autore – un talento irrequieto costretto a girare le corti europee per colpa del suo carattere scostante, e l’altro – Tiberio Fiorilli, soprannominato Scaramuccia, il protagonista della biografia – il più grande attore italiano del suo tempo e un modello assoluto di comicità. Insomma, Tiberio Fiorilli, l’interprete prediletto di Luigi XIV e lo scopritore del genio di Molière. Un divo la cui popolarità ha attraversato i secoli fino a meritare la dolente citazione di Freddie Mercury nella più famosa canzone dei Queen, Bohemian Rhapsody. Tutto questo è La vita di Scaramuccia. Pubblicata nel 1695 e tradotta in italiano per la prima volta nel 1782, questa piccola perla della letteratura dell’epoca torna ora in una nuova versione curata e introdotta dallo storico del teatro Nicola Fano.
ANGELO COSTANTINI
(1654-1729) È stato un attore molto popolare sui palcoscenici europei alla fine del Seicento: dagli anni Ottanta recita a Parigi come Mezzettino, un tipico servo della Commedia dell’Arte. Ebbe molto successo perché, contraddicendo le regole del tempo, si presentava in scena senza maschera sul volto. Dopo aver rotto con la potente comunità degli attori italiani in Francia, girò l’Europa, sempre recitando ai massimi livelli. Nel 1695 pubblicò in francese La vie de Scaramouche, biografia del suo acerrimo avversario
teatrale, appena scomparso: Tiberio Fiorilli.
Angelo Costantini
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