“Mio caro Jean, come certamente ricorderai sono scomparso nel 1925. Il vecchio Olivier aveva allora solo diciassette anni, eppure discuteva con me sul disordine ornitologico del boschetto di Clichy. Ho sempre pensato che la musica fosse un procedimento organizzativo di natura boschivo-entomologica, anche se mai mi è venuto in mente di trascrivere le allucinanti lamentazioni pomeridiane delle cicale, né le conversazioni notturne dei grilli. Dormivo nell’armadio tutto il pomeriggio per evitare ogni contatto sessuale con la signorina Veladon, e la notte mi rinchiudevo nella stanza degli ombrelli a meditare sul tempo meteorologico.”
ROBERTO AMATO
È nato a Viareggio nel 1953 da padre calabrese e madre toscana. Scoperto da Manlio Cancogni e da Cesare Garboli, comincia a pubblicare su «Nuovi Argomenti» e «Paragone». Nel 2003 con Le cucine celesti (Diabasis) vince il Premio Viareggio per la poesia. Seguono la plaquette fuori commercio Gli sposi (Diabasis, 2004), L’agenzia di viaggi (Diabasis, 2006). Con Elliot ha pubblicato Il disegnatore di alberi (2009), L’acqua alta (2011), Lo scrittore di saggi (2012), Le città separate (2015) e Le attitudini terrestri (2018).
Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.Ok
Roberto Amato – Quartetto per la fine del tempo
16,00€
Vincitore del Primo Premio Nazionale Letterario Pisa 2022
“Mio caro Jean, come certamente ricorderai sono scomparso nel 1925. Il vecchio Olivier aveva allora solo diciassette anni, eppure discuteva con me sul disordine ornitologico del boschetto di Clichy. Ho sempre pensato che la musica fosse un procedimento organizzativo di natura boschivo-entomologica, anche se mai mi è venuto in mente di trascrivere le allucinanti lamentazioni pomeridiane delle cicale, né le conversazioni notturne dei grilli. Dormivo nell’armadio tutto il pomeriggio per evitare ogni contatto sessuale con la signorina Veladon, e la notte mi rinchiudevo nella stanza degli ombrelli a meditare sul tempo meteorologico.”
ROBERTO AMATO
È nato a Viareggio nel 1953 da padre calabrese e madre toscana. Scoperto da Manlio Cancogni e da Cesare Garboli, comincia a pubblicare su «Nuovi Argomenti» e «Paragone». Nel 2003 con Le cucine celesti (Diabasis) vince il Premio Viareggio per la poesia. Seguono la plaquette fuori commercio
Gli sposi (Diabasis, 2004), L’agenzia di viaggi (Diabasis, 2006). Con Elliot ha pubblicato Il disegnatore di alberi (2009), L’acqua alta (2011), Lo scrittore di saggi (2012), Le città separate (2015) e Le attitudini terrestri (2018).
Roberto Amato
Poesia
200