«Ma, quando apro la porta, scopro che qualcuno ha spostato la mia sedia». È l’incipit in medias res di questo originalissimo racconto, nel quale il lettore viene a conoscenza solo pian piano riguardo a cosa sia accaduto e chi sia il narratore: una ragazza disabile costretta ad attendere che qualcuno la venga ad aiutare. E mentre attende racconta, con uno stile diretto al limite dello sfrontato, tramite riflessioni divertenti e profonde, la sua condizione. Pubblicato nel 1935 nell’antologia di “Best Short Stories” curata da Edward O’Brien e pochi anni dopo da Penguin, “A terra” è il primo racconto americano scritto dal punto di vista di chi vive la disabilità e viene oggi per la prima volta tradotto in italiano.
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Joan Jukes – A terra
6,00€
Traduzione di Mariangela Pietrucci
«Ma, quando apro la porta, scopro che qualcuno ha spostato la mia sedia». È l’incipit in medias res di questo originalissimo racconto, nel quale il lettore viene a conoscenza solo pian piano riguardo a cosa sia accaduto e chi sia il narratore: una ragazza disabile costretta ad attendere che qualcuno la venga ad aiutare. E mentre attende racconta, con uno stile diretto al limite dello sfrontato, tramite riflessioni divertenti e profonde, la sua condizione. Pubblicato nel 1935 nell’antologia di “Best Short Stories” curata da Edward O’Brien e pochi anni dopo da Penguin, “A terra” è il primo racconto americano scritto dal punto di vista di chi vive la disabilità e viene oggi per la prima volta tradotto in italiano.
Lampi
Joan Jukes
48
24/06/2021