Alla soglia dei cinquant’anni Lev Krivorotov è un poeta in crisi creativa ed esistenziale: la militanza nei circoli artistici della dissidenza antisovietica è solo un ricordo, e le ardenti passioni giovanili si sono spente nella vodka. Che cosa è rimasto delle grandi speranze di quella generazione, così piena di ambizioni ma così povera di prospettive?
La donna che amava, Anja, ha sposato il suo migliore amico Nikita; il poeta militante Cigrašov, suo faro e punto di riferimento, si è suicidato. Lev stesso sembra condannato a rimanere una promessa non mantenuta della poesia russa. La morte di Anja e l’incontro con Nikita, dopo tanto tempo, lo porteranno a rievocare episodi del passato, tra cui il grottesco duello con il rivale in amore, evidente quanto patetica citazione della fine di Puškin. Sergej Gandlevskij è un poeta considerato un “classico vivente”, che in questo suo romanzo – il cui titolo cita la sigla usata dagli studiosi russi per definire le parti illeggibili di un testo – rivela le inconsistenze e le illusioni della bohème moscovita, lasciando che la letteratura racconti se stessa.
Sergej Gandlevskij
Esponente della dissidenza underground negli anni di Brežnev, sotto il regime sovietico ha diffuso i suoi versi attraverso il canale clandestino del samizdat. Ha vinto numerosi premi letterari in Russia e all’estero ed è stato ospite d’onore della Fondazione Brodskij (2013). NRZB è stato tradotto in Germania e negli Stati Uniti.
–La Repubblica Robinson
–Alias Il Manifesto
Sergej Gandlevskij – NRZB
17,50€
Traduzione dal russo di Claudia Scandura
Published with the support of the Institute for Literary Translation (Russia)
Alla soglia dei cinquant’anni Lev Krivorotov è un poeta in crisi creativa ed esistenziale: la militanza nei circoli artistici della dissidenza antisovietica è solo un ricordo, e le ardenti passioni giovanili si sono spente nella vodka. Che cosa è rimasto delle grandi speranze di quella generazione, così piena di ambizioni ma così povera di prospettive?
La donna che amava, Anja, ha sposato il suo migliore amico Nikita; il poeta militante Cigrašov, suo faro e punto di riferimento, si è suicidato. Lev stesso sembra condannato a rimanere una promessa non mantenuta della poesia russa. La morte di Anja e l’incontro con Nikita, dopo tanto tempo, lo porteranno a rievocare episodi del passato, tra cui il grottesco duello con il rivale in amore, evidente quanto patetica citazione della fine di Puškin. Sergej Gandlevskij è un poeta considerato un “classico vivente”, che in questo suo romanzo – il cui titolo cita la sigla usata dagli studiosi russi per definire le parti illeggibili di un testo – rivela le inconsistenze e le illusioni della bohème moscovita, lasciando che la letteratura racconti se stessa.
Sergej Gandlevskij
Esponente della dissidenza underground negli anni di Brežnev, sotto il regime sovietico ha diffuso i suoi versi attraverso il canale clandestino del samizdat. Ha vinto numerosi premi letterari in Russia e all’estero ed è stato ospite d’onore della Fondazione Brodskij (2013). NRZB è stato tradotto in Germania e negli Stati Uniti.
–La Repubblica Robinson
–Alias Il Manifesto
Scatti
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Sergej Gandlevskij
11/06/2020