«Sorreggimi, Natalie, come fossi una tua piccola figlia. Il mio amore è impaurito, non vuole che nessuno lo veda. Lo porto intorno alla tua casa per fargli prendere aria e penso che potresti aprire la porta, e raccogliermi in una fascina, tenermi in una di quelle palle di vetro che raccatti. In fondo sarebbe naturale per te volermi come il cuore del tuo mattino. Ma temo tu voglia farmi stare lontana dalle
tue braccia, darmi la colpa di tutto; dirmi che sono un’amante vergognosa, che sono il tuo problema, che non sei riuscita a convertirmi alla tua sola esistenza. Ho un dolore alla testa e non so se è la nebbia o la mancanza di pace tra noi»
Londra 1908. Una giovane donna si distende su un divano con un mazzo di violette e una coppa di laudano tra le mani; si lascia condurre da una voce guida. Le danzano intorno i suoi amori spezzati: Violet, Hélène, Kérimé, Natalie. La donna è Renée Vivien, al secolo Pauline Tarn, una delle poetesse più raffinate e trasgressive tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento. Pagò la sua omosessualità e il suo anticonformismo con la messa al bando da parte della società borghese del tempo. Con le mani cariche di rose è un libro sull’amore, assoluto, universale; è l’omaggio a una donna libera e geniale, la cui figura merita un seppur tardivo riconoscimento.
Michele Caccamo
Scrittore, poeta, paroliere e drammaturgo italiano, le sue opere sono state tradotte in oltre dieci lingue. Tra le sue opere, ricordiamo: Intrappolati (Castelvecchi); La meccanica del pane (Castelvecchi), L’anima e il castigo (Castelvecchi).
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Michele Caccamo – Con le mani cariche di rose
15,00€
«Sorreggimi, Natalie, come fossi una tua piccola figlia. Il mio amore è impaurito, non vuole che nessuno lo veda. Lo porto intorno alla tua casa per fargli prendere aria e penso che potresti aprire la porta, e raccogliermi in una fascina, tenermi in una di quelle palle di vetro che raccatti. In fondo sarebbe naturale per te volermi come il cuore del tuo mattino. Ma temo tu voglia farmi stare lontana dalle
tue braccia, darmi la colpa di tutto; dirmi che sono un’amante vergognosa, che sono il tuo problema, che non sei riuscita a convertirmi alla tua sola esistenza. Ho un dolore alla testa e non so se è la nebbia o la mancanza di pace tra noi»
Londra 1908. Una giovane donna si distende su un divano con un mazzo di violette e una coppa di laudano tra le mani; si lascia condurre da una voce guida. Le danzano intorno i suoi amori spezzati: Violet, Hélène, Kérimé, Natalie. La donna è Renée Vivien, al secolo Pauline Tarn, una delle poetesse più raffinate e trasgressive tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento. Pagò la sua omosessualità e il suo anticonformismo con la messa al bando da parte della società borghese del tempo. Con le mani cariche di rose è un libro sull’amore, assoluto, universale; è l’omaggio a una donna libera e geniale, la cui figura merita un seppur tardivo riconoscimento.
Michele Caccamo
Scrittore, poeta, paroliere e drammaturgo italiano, le sue opere sono state tradotte in oltre dieci lingue. Tra le sue opere, ricordiamo: Intrappolati (Castelvecchi); La meccanica del pane (Castelvecchi), L’anima e il castigo (Castelvecchi).
Scatti
21/03/2019
Michele Caccamo