«L’uomo che salvò le donne scrivendo si chiamava Alonso de Salazar y Frías. Non ci sono strade intitolate a lui, né monumenti che ricordino come abbia fermato la barbarie, armato solo della sua intelligenza. Un tale uomo dovrebbe essere il patrono secolare degli scrittori»
EL PAÍS
«Sono un grande fan di Eugenia Rico, una delle voci più originali della narrativa spagnola»
LUIS SEPÚLVEDA
«Una delle voci più interessanti della letteratura contemporanea in lingua spagnola»
DANIEL KEHLMANN
In cerca di risposte, una scrittrice decide di tornare alla casa della sua infanzia, nelle Asturie, dove si mantengono ancora intatti i culti atavici della natura, simboleggiati dalla figura di Ana dei Lupi, sacerdotessa-strega del XVII secolo. La ricerca porterà la scrittrice a incrociare anche la figura di Alonso de Salazar, l’uomo che per primo riuscì a fermare la caccia alle streghe. In un affascinante viaggio spazio-temporale tra i luoghi e le culture dell’epoca, impariamo a conoscere Ana la quale, appena tredicenne e stanca degli abusi subiti dallo zio, intraprende un cammino di riscatto di sé, attraverso comportamenti stravaganti che la condurranno a parlare con i lupi e a imparare l’uso medicinale delle erbe, diventando a poco a poco potente e temuta come una strega nelle comunità tra le foreste del nord della Spagna. Nel frattempo, l’inquisitore Alonso de Salazar viene inviato in quei luoghi, dove si ritiene sia concentrata la pratica della stregoneria. Una volta giunto lì, si rende conto però della follia e della barbarie che sono all’origine della persecuzione di migliaia di donne e uomini innocenti. Scriverà un libro che diventerà uno dei testi più letti della storia e che riuscirà a fermare quell’orrore prima in Spagna e poi nel resto d’Europa. A partire da questi due personaggi, avvolti nella leggenda e oggi purtroppo caduti nell’oblio, Eugenia Rico intesse un romanzo indimenticabile, fatto di miti, rituali e credenze antiche che ancora oggi condizionano la nostra società.
Eugenia Rico
Nata a Oviedo, in Spagna, è laureata in legge. Tra le sue opere di maggiore successo, tradotte in varie lingue, ricordiamo: La muerte blanca (Premio Azorin 2002), il saggio En el país de las vacas sin ojos (Premio Espiritualidad 2005), El otoño alemán (Premio Ateneo de Sevilla 2006), Aunque seamos malditas. La sua opera ha ricevuto il riconoscimento Beca Valle-Inclán dall’Accademia reale di Spagna a Roma. Collabora regolarmente con «El Mundo» e «El País». È stata la prima scrittrice spagnola ad aggiudicarsi l’International Writing Program presso l’università dell’Iowa, al quale hanno preso parte scrittori come Raymond Carver e Flannery O’Connor. Vive e lavora a Venezia. Dell’autrice, Elliot ha pubblicato il romanzo Gli amanti (2017).
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Eugenia Rico – Il sentiero del diavolo
17,50€
Traduzione di Pierpaolo Marchetti
«L’uomo che salvò le donne scrivendo si chiamava Alonso de Salazar y Frías. Non ci sono strade intitolate a lui, né monumenti che ricordino come abbia fermato la barbarie, armato solo della sua intelligenza. Un tale uomo dovrebbe essere il patrono secolare degli scrittori»
EL PAÍS
«Sono un grande fan di Eugenia Rico, una delle voci più originali della narrativa spagnola»
LUIS SEPÚLVEDA
«Una delle voci più interessanti della letteratura contemporanea in lingua spagnola»
DANIEL KEHLMANN
In cerca di risposte, una scrittrice decide di tornare alla casa della sua infanzia, nelle Asturie, dove si mantengono ancora intatti i culti atavici della natura, simboleggiati dalla figura di Ana dei Lupi, sacerdotessa-strega del XVII secolo. La ricerca porterà la scrittrice a incrociare anche la figura di Alonso de Salazar, l’uomo che per primo riuscì a fermare la caccia alle streghe. In un affascinante viaggio spazio-temporale tra i luoghi e le culture dell’epoca, impariamo a conoscere Ana la quale, appena tredicenne e stanca degli abusi subiti dallo zio, intraprende un cammino di riscatto di sé, attraverso comportamenti stravaganti che la condurranno a parlare con i lupi e a imparare l’uso medicinale delle erbe, diventando a poco a poco potente e temuta come una strega nelle comunità tra le foreste del nord della Spagna. Nel frattempo, l’inquisitore Alonso de Salazar viene inviato in quei luoghi, dove si ritiene sia concentrata la pratica della stregoneria. Una volta giunto lì, si rende conto però della follia e della barbarie che sono all’origine della persecuzione di migliaia di donne e uomini innocenti. Scriverà un libro che diventerà uno dei testi più letti della storia e che riuscirà a fermare quell’orrore prima in Spagna e poi nel resto d’Europa. A partire da questi due personaggi, avvolti nella leggenda e oggi purtroppo caduti nell’oblio, Eugenia Rico intesse un romanzo indimenticabile, fatto di miti, rituali e credenze antiche che ancora oggi condizionano la nostra società.
Eugenia Rico
Nata a Oviedo, in Spagna, è laureata in legge. Tra le sue opere di maggiore successo, tradotte in varie lingue, ricordiamo: La muerte blanca (Premio Azorin 2002), il saggio En el país de las vacas sin ojos (Premio Espiritualidad 2005), El otoño alemán (Premio Ateneo de Sevilla 2006), Aunque seamos malditas. La sua opera ha ricevuto il riconoscimento Beca Valle-Inclán dall’Accademia reale di Spagna a Roma. Collabora regolarmente con «El Mundo» e «El País». È stata la prima scrittrice spagnola ad aggiudicarsi l’International Writing Program presso l’università dell’Iowa, al quale hanno preso parte scrittori come Raymond Carver e Flannery O’Connor. Vive e lavora a Venezia. Dell’autrice, Elliot ha pubblicato il romanzo Gli amanti (2017).
RASSEGNA STAMPA
Il Foglio
Scatti
224
30/08/2018
2018