Zelda Fitzgerald – Lasciami l’ultimo valzer e altri scritti
17,50€
Introduzione di Tiziana Lo Porto
Traduzione di Maria Gallone e Loretta Santini
«Raramente ho incontrato una donna che si esprime in modo così delizioso e fresco; non conosce frasi fatte e nello stesso tempo non mira mai all’effetto» EDMUND WILSON
Al di là del mero dato biografico, Zelda e Scott Fitzgerald coppia icona dell’età del jazz, Zelda Sayre fu una figura eclettica. Pittrice, scrittrice, ballerina, a ognuna di queste discipline si dedicò con ardore e impegno, ma della sua personalità carismatica e vitalissima ci è giunto solo il ricordo di una donna fragile, vissuta all’ombra di un marito famoso quanto ingombrante. Lasciami l’ultimo valzer, il suo primo e unico romanzo – qui presentato insieme a una raccolta di articoli apparsi su giornali e riviste –, attinse a piene mani dalla sua autobiografia, e tuttavia è molto più di uno sguardo intimo sulla vita e la scrittura di Francis Scott Fitzgerald. Con una prosa irregolare, brillante, pervasa da un’immaginazione selvaggia e intessuta da un linguaggio diretto come quello parlato (da lei), Zelda Fitzgerald emerge finalmente dall’ombra di Scott tramite questo romanzo e i suoi scritti, rivelando le sue doti di acuta narratrice dello spirito di un’era.
Zelda Sayre Fitzgerald Nata nel 1900 a Montgomery, Alabama, incontrò Francis Scott Fitzgerald a diciotto anni e lo sposò a venti, formando con lui una delle coppie più invidiate e discusse del primo Novecento. Nota per la sua eccentricità e sregolatezza, viaggiò con Francis Scott prima negli Stati Uniti e poi in Europa, fino al crollo mentale del 1930. La sua figura ha ispirato numerosi romanzi, film e graphic novel. Scrisse Lasciami l’ultimo valzer nel 1932, durante uno dei numerosi soggiorni nelle cliniche psichiatriche. Morì nel 1948 ad Asheville, nella Carolina del Sud.
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Zelda Fitzgerald – Lasciami l’ultimo valzer e altri scritti
17,50€
Introduzione di Tiziana Lo Porto
Traduzione di Maria Gallone e Loretta Santini
«Raramente ho incontrato una donna che si esprime in modo così delizioso e fresco; non conosce frasi fatte e nello stesso tempo non mira mai all’effetto» EDMUND WILSON
Al di là del mero dato biografico, Zelda e Scott Fitzgerald coppia icona dell’età del jazz, Zelda Sayre fu una figura eclettica. Pittrice, scrittrice, ballerina, a ognuna di queste discipline si dedicò con ardore e impegno, ma della sua personalità carismatica e vitalissima ci è giunto solo il ricordo di una donna fragile, vissuta all’ombra di un marito famoso quanto ingombrante. Lasciami l’ultimo valzer, il suo primo e unico romanzo – qui presentato insieme a una raccolta di articoli apparsi su giornali e riviste –, attinse a piene mani dalla sua autobiografia, e tuttavia è molto più di uno sguardo intimo sulla vita e la scrittura di Francis Scott Fitzgerald. Con una prosa irregolare, brillante, pervasa da un’immaginazione selvaggia e intessuta da un linguaggio diretto come quello parlato (da lei), Zelda Fitzgerald emerge finalmente dall’ombra di Scott tramite questo romanzo e i suoi scritti, rivelando le sue doti di acuta narratrice dello spirito di un’era.
Zelda Sayre Fitzgerald
Nata nel 1900 a Montgomery, Alabama, incontrò Francis Scott Fitzgerald a diciotto anni e lo sposò a venti, formando con lui una delle coppie più invidiate e discusse del primo Novecento. Nota per la sua eccentricità e sregolatezza, viaggiò con Francis Scott prima negli Stati Uniti e poi in Europa, fino al crollo mentale del 1930. La sua figura ha ispirato numerosi romanzi, film e graphic novel. Scrisse Lasciami l’ultimo valzer nel 1932, durante uno dei numerosi soggiorni nelle cliniche psichiatriche. Morì nel 1948 ad Asheville, nella Carolina del Sud.
RASSEGNA STAMPA
La Repubblica
La Repubblica – Ed. Napoli
Minima&Moralia
Vanity Fair
Zelda Fitzgerald
2018
Raggi
311
01/03/2018