Nella Parigi del futuro immaginata da Jules Verne, spettrale e ghiacciata, “il cielo zebrato di fili elettrici che passavano da una riva all’altra”, Michel Dufrénoy è un giovane poeta spiantato che non vuole rassegnarsi al predominio della tecnica e del profitto, né piegarsi al culto del Gran Libro contabile. Michel organizzerà la sua personale resistenza con un curioso gruppo di alleati – un professore di lettere senza più studenti, uno zio sognatore, un musicista in incognito e una giovane e saggia ragazza – con cui proverà a fronteggiare un nemico ben più potente di loro, il demone dell’elettricità. Scritto nel 1863 e riscoperto solo nel 1994, in Parigi nel XX secolo l’autore presagisce l’avvento di reti metropolitane e treni ad aria compressa, dei grattacieli e perfino della sedia elettrica, in un romanzo visionario e dolente che smentisce la fama di Verne come ottimista cantore del progresso.
Jules Verne Nato a Nantes nel 1828, studiò Diritto a Parigi, dove strinse amicizia con Dumas figlio e il fotografo Nadar. Esordì come drammaturgo, ma si impose ben presto come uno dei più prolifici autori di romanzi popolari d’avventura e di racconti di viaggio. Morì ad Amiens nel 1905. Dell’autore, Elliot ha pubblicato il racconto Il bluff (2016).
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Traduzione di Martina Acquaro
Nella Parigi del futuro immaginata da Jules Verne, spettrale e ghiacciata, “il cielo zebrato di fili elettrici che passavano da una riva all’altra”, Michel Dufrénoy è un giovane poeta spiantato che non vuole rassegnarsi al predominio della tecnica e del profitto, né piegarsi al culto del Gran Libro contabile. Michel organizzerà la sua personale resistenza con un curioso gruppo di alleati – un professore di lettere senza più studenti, uno zio sognatore, un musicista in incognito e una giovane e saggia ragazza – con cui proverà a fronteggiare un nemico ben più potente di loro, il demone dell’elettricità. Scritto nel 1863 e riscoperto solo nel 1994, in Parigi nel XX secolo l’autore presagisce l’avvento di reti metropolitane e treni ad aria compressa, dei grattacieli e perfino della sedia elettrica, in un romanzo visionario e dolente che smentisce la fama di Verne come ottimista cantore del progresso.
Jules Verne
Nato a Nantes nel 1828, studiò Diritto a Parigi, dove strinse amicizia con Dumas figlio e il fotografo Nadar. Esordì come drammaturgo, ma si impose ben presto come uno dei più prolifici autori di romanzi popolari d’avventura e di racconti di viaggio. Morì ad Amiens nel 1905. Dell’autore, Elliot ha pubblicato il racconto Il bluff (2016).
RASSEGNA STAMPA
La Lettura – Corriere della Sera
Jules Verne
2017
Raggi
145
11/23/2017