Reena Virk. Quattordici anni. Il suo corpo senza vita viene ritrovato sotto un ponte, lacero, martoriato, tra le alghe fangose e l?acqua gelida. Si pensa a un maniaco, a un balordo di passaggio. Lentamente, la verità viene alla superficie: a massacrare la ragazza, quasi per gioco, per gelosia o per noia o per stupida crudeltà, è stato un gruppo di coetanei, di compagni di scuola. Senza concedere nulla al sensazionalismo, ma con prosa e colpo d?occhio acuti e taglienti, Rebecca Godfrey compone il resoconto di una vicenda fin troppo vera, particolare eppure universale, l?istantanea di un?adolescenza scomoda e lontana da certi romanzi giovanilistico-consolatori; in altre parole, «una preziosa riscrittura di A sangue freddo di Truman Capote per i nostri anni bui» («Booklist»).
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Reena Virk. Quattordici anni. Il suo corpo senza vita viene ritrovato sotto un ponte, lacero, martoriato, tra le alghe fangose e l?acqua gelida. Si pensa a un maniaco, a un balordo di passaggio. Lentamente, la verità viene alla superficie: a massacrare la ragazza, quasi per gioco, per gelosia o per noia o per stupida crudeltà, è stato un gruppo di coetanei, di compagni di scuola. Senza concedere nulla al sensazionalismo, ma con prosa e colpo d?occhio acuti e taglienti, Rebecca Godfrey compone il resoconto di una vicenda fin troppo vera, particolare eppure universale, l?istantanea di un?adolescenza scomoda e lontana da certi romanzi giovanilistico-consolatori; in altre parole, «una preziosa riscrittura di A sangue freddo di Truman Capote per i nostri anni bui» («Booklist»).
Rebecca Godfrey
Rebecca Godfrey
2009
Scatti
431