Il mondo turbolento e miserabile dell’Avana negli anni Venti, popolata di pescatori, prostitute, contrabbandieri, bambini poverissimi e avventurieri senza scrupoli; con i suoi locali malfamati in cui si consumano sbronze colossali e dove regna, su tutto, la selvaggia bellezza del mare che circonda l’isola. Al centro del romanzo, considerato un classico della letteratura cubana, vi sono il proprietario della goletta Buena Ventura, un codardo mitomane consumato dal vizio che narra la vicenda in prima persona, e il comandante della barca, soprannominato Squalo, un uomo scaltro, consumato dall’esperienza e dalla vita misera del pescatore. E proprio per sfuggire alla miseria, un giorno Squalo suggerisce al proprietario la possibilità di utilizzare la barca per scopi molto più redditizi: contrabbandare alcol negli Stati Uniti dominati dal Proibizionismo. Inizialmente attratto dalla proposta, l’armatore si dibatte però costantemente tra la possibilità del guadagno facile e la paura dei rischi e delle conseguenze. I due uomini si trovano così coinvolti in un lungo braccio di ferro psicologico e l’ambiguità della loro relazione è la vera essenza del romanzo, che procede in un’atmosfera di crescente suspense durante i preparativi e la messa in atto della pericolosa impresa… Rimasto finora sconosciuto al pubblico italiano, Enrique Serpa è uno dei maggiori autori cubani del Novecento. Giornalista e scrittore, amato da Hemingway, che guardava a lui come a uno dei maggiori autori del suo tempo, si distinse per lo sguardo critico sul contesto sociale e storico della Cuba degli inizi del XX secolo, oltre che per la finezza delle sue analisi del comportamento umano. In Contrabbando la sua scrittura intimista cattura le voci dei personaggi con una precisione quasi documentaria e ci restituisce l’anima di un’epoca ormai perduta.
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Il mondo turbolento e miserabile dell’Avana negli anni Venti, popolata di pescatori, prostitute, contrabbandieri, bambini poverissimi e avventurieri senza scrupoli; con i suoi locali malfamati in cui si consumano sbronze colossali e dove regna, su tutto, la selvaggia bellezza del mare che circonda l’isola. Al centro del romanzo, considerato un classico della letteratura cubana, vi sono il proprietario della goletta Buena Ventura, un codardo mitomane consumato dal vizio che narra la vicenda in prima persona, e il comandante della barca, soprannominato Squalo, un uomo scaltro, consumato dall’esperienza e dalla vita misera del pescatore. E proprio per sfuggire alla miseria, un giorno Squalo suggerisce al proprietario la possibilità di utilizzare la barca per scopi molto più redditizi: contrabbandare alcol negli Stati Uniti dominati dal Proibizionismo. Inizialmente attratto dalla proposta, l’armatore si dibatte però costantemente tra la possibilità del guadagno facile e la paura dei rischi e delle conseguenze. I due uomini si trovano così coinvolti in un lungo braccio di ferro psicologico e l’ambiguità della loro relazione è la vera essenza del romanzo, che procede in un’atmosfera di crescente suspense durante i preparativi e la messa in atto della pericolosa impresa… Rimasto finora sconosciuto al pubblico italiano, Enrique Serpa è uno dei maggiori autori cubani del Novecento. Giornalista e scrittore, amato da Hemingway, che guardava a lui come a uno dei maggiori autori del suo tempo, si distinse per lo sguardo critico sul contesto sociale e storico della Cuba degli inizi del XX secolo, oltre che per la finezza delle sue analisi del comportamento umano. In Contrabbando la sua scrittura intimista cattura le voci dei personaggi con una precisione quasi documentaria e ci restituisce l’anima di un’epoca ormai perduta.
Enrique Serpa
Enrique Serpa
2011
Raggi
246