Scritta in forma di lettera all?amico Marco Lodoli, la riflessione dell?autore parte dal presupposto che il linguaggio tecnico dell?Accademia e del giornalismo culturale abbia creato una codificazione artificiosa se non mortifera della trasmissione della cultura. Il tecnicismo ha finito per allontanare la letteratura dalla sua sorgente primaria, ovvero dall?uomo e dalle sue emozioni, dal dolore, dalla felicità, dalla paura. Da qui la necessità vitale di creare un linguaggio critico ?naturale?, di trovare ?le parole giuste per dire la cosa?, di un metodo per avvicinare il lupo, quel temibile, inafferrabile sentimento del bello che assomiglia ?alla felicità e alla paura di essere vivi?.
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Scritta in forma di lettera all?amico Marco Lodoli, la riflessione dell?autore parte dal presupposto che il linguaggio tecnico dell?Accademia e del giornalismo culturale abbia creato una codificazione artificiosa se non mortifera della trasmissione della cultura. Il tecnicismo ha finito per allontanare la letteratura dalla sua sorgente primaria, ovvero dall?uomo e dalle sue emozioni, dal dolore, dalla felicità, dalla paura. Da qui la necessità vitale di creare un linguaggio critico ?naturale?, di trovare ?le parole giuste per dire la cosa?, di un metodo per avvicinare il lupo, quel temibile, inafferrabile sentimento del bello che assomiglia ?alla felicità e alla paura di essere vivi?.
Emanuele Trevi
Emanuele Trevi
2012
Lampi
54