Le serate di Médan (assurto – anche per una precisa volontà – a “manifesto? della scuola naturalista) è una delle più clamorose provocazioni lanciate da Émile Zola contro i “sacri? ideali militaristi e patriottardi tanto cari alla società francese del XIX secolo. Pubblicato nel 1880, all’indomani della disastrosa disfatta di Sedan che segnò di colpo la fine di Napoleone III e del Secondo Impero, il libro si propone, con spietata ironia, di fare “opera di verità? sull’insensata follia della guerra (di ogni guerra) con un linguaggio di grande novità, improntato a un crudo, sulfureo realismo ricco di sfumature provocatoriamente grottesche, che non mancarono di suscitare le indignate proteste della stampa e della borghesia benpensante. Nelle Serate di Médan la guerra viene vista “dal basso?, in sei racconti esemplari – sei brevi capolavori firmati dal “maestro? Zola e dai suoi sodali Maupassant, Huysmans, Céard, Hennique e Alexis – in cui, senza mezzi termini, ci si fa beffe degli impennacchiati eroismi da parata e delle belle frasi altisonanti: storie di crudeltà e follia che, purtroppo, appaiono ancora quanto mai attuali. Con questa antologia (la prima della storia della letteratura ideata su una base tematica) Zola ribadisce la propria posizione di “maestro? della scuola naturalista, sottolineando fin dal titolo che il lavoro è frutto di un cenacolo di giovani artisti che lo riconoscono come tale (Médan è il villaggio nei pressi di Parigi che lo scrittore aveva eletto a sua residenza). E’ proprio in queste pagine, fra l’altro, che il giovanissimo Maupassant fa il suo debutto con Boule de suif, uno dei più bei racconti francesi del XIX secolo. ?Le seguenti novelle sono state già pubblicate, parte in Francia, parte all’estero. Le abbiamo riunite perché ci sembra che procedano da un’unica idea, che abbiano una stessa filosofia. Siamo pronti a tutti gli attacchi, alla malafede e all’ignoranza di cui la critica corrente ci ha dato già tante prove. Ci siamo curati soltanto di affermare pubblicamente la nostra autentica amicizia e, al tempo stesso, le nostre tendenze letterarie? Émile Zola
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Le serate di Médan (assurto – anche per una precisa volontà – a “manifesto? della scuola naturalista) è una delle più clamorose provocazioni lanciate da Émile Zola contro i “sacri? ideali militaristi e patriottardi tanto cari alla società francese del XIX secolo. Pubblicato nel 1880, all’indomani della disastrosa disfatta di Sedan che segnò di colpo la fine di Napoleone III e del Secondo Impero, il libro si propone, con spietata ironia, di fare “opera di verità? sull’insensata follia della guerra (di ogni guerra) con un linguaggio di grande novità, improntato a un crudo, sulfureo realismo ricco di sfumature provocatoriamente grottesche, che non mancarono di suscitare le indignate proteste della stampa e della borghesia benpensante. Nelle Serate di Médan la guerra viene vista “dal basso?, in sei racconti esemplari – sei brevi capolavori firmati dal “maestro? Zola e dai suoi sodali Maupassant, Huysmans, Céard, Hennique e Alexis – in cui, senza mezzi termini, ci si fa beffe degli impennacchiati eroismi da parata e delle belle frasi altisonanti: storie di crudeltà e follia che, purtroppo, appaiono ancora quanto mai attuali. Con questa antologia (la prima della storia della letteratura ideata su una base tematica) Zola ribadisce la propria posizione di “maestro? della scuola naturalista, sottolineando fin dal titolo che il lavoro è frutto di un cenacolo di giovani artisti che lo riconoscono come tale (Médan è il villaggio nei pressi di Parigi che lo scrittore aveva eletto a sua residenza). E’ proprio in queste pagine, fra l’altro, che il giovanissimo Maupassant fa il suo debutto con Boule de suif, uno dei più bei racconti francesi del XIX secolo. ?Le seguenti novelle sono state già pubblicate, parte in Francia, parte all’estero. Le abbiamo riunite perché ci sembra che procedano da un’unica idea, che abbiano una stessa filosofia. Siamo pronti a tutti gli attacchi, alla malafede e all’ignoranza di cui la critica corrente ci ha dato già tante prove. Ci siamo curati soltanto di affermare pubblicamente la nostra autentica amicizia e, al tempo stesso, le nostre tendenze letterarie? Émile Zola
Emile Zola
Emile Zola
2014
Biblioteca
256