Donna di inusuale bellezza, figlia maggiore del marchese di Dufferin e Ava e di una erede della fortuna dei Guinness, musa ispiratrice e moglie di Lucian Freud, poi moglie del pianista e compositore Israel Citkowitz e infine del poeta Robert Lowell – che non esitò a definirla “una sirena che pasteggia sulle ossa dei suoi amanti -, Lady Blackwood fu anche e soprattutto una scrittrice di talento e una donna dal temperamento burrascoso e idiosincratico. Dopo un primo romanzo tacciato dalla critica di “misantropia?, pubblicò nel 1977 Mrs Webster, romanzo, confessione e insieme atto d’accusa all’austera aristocrazia in cui era cresciuta. Tracciati in rapidi ritratti sfilano i luoghi e i protagonisti della sua infanzia: la bisnonna, matriarca-monarca della famiglia; i racconti dell’affascinante zia Lavinia a proposito del suo tentato suicidio; il marcio palazzo irlandese dei nonni; i funerali tra il comico e il macabro; la follia della nonna nella “prigione del matrimonio?. Una galleria di ambienti e personaggi che, come colti sul fatto, svelano il mondo sinistro della nobiltà anglo-irlandese, il mondo che Caroline Blackwood, mossa dall’impeto di una natura ironica ed eversiva, volle demolire dall’interno.
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Donna di inusuale bellezza, figlia maggiore del marchese di Dufferin e Ava e di una erede della fortuna dei Guinness, musa ispiratrice e moglie di Lucian Freud, poi moglie del pianista e compositore Israel Citkowitz e infine del poeta Robert Lowell – che non esitò a definirla “una sirena che pasteggia sulle ossa dei suoi amanti -, Lady Blackwood fu anche e soprattutto una scrittrice di talento e una donna dal temperamento burrascoso e idiosincratico. Dopo un primo romanzo tacciato dalla critica di “misantropia?, pubblicò nel 1977 Mrs Webster, romanzo, confessione e insieme atto d’accusa all’austera aristocrazia in cui era cresciuta. Tracciati in rapidi ritratti sfilano i luoghi e i protagonisti della sua infanzia: la bisnonna, matriarca-monarca della famiglia; i racconti dell’affascinante zia Lavinia a proposito del suo tentato suicidio; il marcio palazzo irlandese dei nonni; i funerali tra il comico e il macabro; la follia della nonna nella “prigione del matrimonio?. Una galleria di ambienti e personaggi che, come colti sul fatto, svelano il mondo sinistro della nobiltà anglo-irlandese, il mondo che Caroline Blackwood, mossa dall’impeto di una natura ironica ed eversiva, volle demolire dall’interno.
Caroline Blackwood
Caroline Blackwood
2014
Raggi
128